domenica, Aprile 28, 2024

Muti trionfa al San Carlo con il “Così fan tutte” di Mozart

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Inaugurata con successo la nuova Stagione Lirica e di Balletto 2018 – 2019 del Teatro San Carlo con l’opera buffa “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart. Sul podio, Riccardo Muti dopo ben 34 anni di assenza dal Massimo napoletano.

Quella di domenica 25 novembre è stata senza dubbio una delle inaugurazioni più emozionanti che il Teatro San Carlo abbia vissuto, per la presenza sul podio di uno dei più grandi e celebri direttori d’orchestra, acclamato in tutto il mondo e richiesto dai più grandi teatri internazionali.

Sto naturalmente parlando di Riccardo Muti che dopo 34 anni di assenza, tra polemiche, rimpianti e rappacificazioni è tornato a dirigere, con un’opera di Mozart, l’Orchestra del Teatro San Carlo in occasione dell’inaugurazione della nuova Stagione Lirica e di Balletto 2018 – 2019, del Teatro San Carlo.

Accolto da un’ovazione che il pubblico gli ha voluto decretare sottolineandone la lunga e sofferta assenza, Muti è apparso visibilmente emozionato in un teatro dove parte della sua lunga carriera artistica, ne ha decretato il successo e la fama.

Protagonista della serata il celebre dramma giocoso di Mozart “Così fan tutte” ossia La Scuola Degli Amanti KV 588, terza opera italiana del compositore salisburghese, su libretto di Lorenzo Da Ponte, dove il disinganno, la farsa e i numerosi equivoci, fanno da sfondo ad una storia divertente che prende spunto proprio da una caffè a Napoli.

Ma dopo mille peripezie e reciproci inganni tutto torna come prima smascherati e forse più contenti, perché in fondo “così fan tutte” e probabilmente adesso sono maggiormente consapevoli di essere un pò più saggi.

Attenta e severa la direzione di Muti, infastidito dai soliti stupidi applausi fuori luogo e da qualche prolungato colpo di tosse ma che tuttavia non hanno fatto perdere la concentrazione al maestro, impeccabile in una direzione orchestrale dove i suoi preziosi consigli sono stati sottolineati da un’eccellente orchestra, quella del Teatro San Carlo, che ha dato ottima prova di coesione e di raffinata esecuzione, per un Muti che sappiamo bene prediligere autori come Verdi, che conosce profondamente.

Per questo suo “vittorioso” e significativo ritorno a Napoli, Muti è stato accompagnato da sua figlia Chiara, che ha curato la regia con un allestimento di un insolito bianco accecante, che il pubblico ha gradito.

Molte le presente note ed istituzionali che spesso partecipano alle prime e sopratutto all’apertura di una Stagione Lirica così importante, dal sindaco Luigi De Magistris che ha avuto parole di elogio e di grande stima per Muti “motivo di orgoglio e di prestigio per questo teatro e per la città”, al governatore Vincenzo De Luca, dal ministro Costa alla presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al direttore del Mercante Luca De Fusco, e tanti altri nomi noti anche dello spettacolo, tutti a sottolineare con la loro presenza l’importanza della musica e della cultura nel teatro più bello del mondo arricchito dal ritorno di Muti, la vera star della serata.

Brave anche le voci che hanno animato questa divertente storia, Maria Berngtsson nei panni di Fiordiligi, Paola Gardina in quelli della sorella Dorabella, Alessio Arduini e Pavel Kolgatin rispettivamente nei panni di Guglielmo e Ferrando, Emmanuelle De Negri ha interpretato la furba e simpatica Despina e infine Marco Filippo Romano nei panni dell’astuto e simpatico Don Alfonso, l’artefice di tutto l’intreccio amoroso.

Grande soddisfazione per la sovrintendente Rosanna Purchia che esulta per l’ottima prova che ancora una volta il Teatro San Carlo ha dato nel rispondere ad un’esigenza primaria, quella di dare prestigio e orgoglio ad una città difficile come Napoli, attraverso la grande musica che è patrimonio di tutti e soprattutto della cultura. Voglio inoltre ricordare che tale allestimento sarà riproposto nei giorni a venire alla Staatsoper di Vienna, un motivo in più di orgoglio per Napoli e per il Teatro di San Carlo.

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