domenica, Aprile 28, 2024

Tokyo 2020, due ori da leggenda: Tamberi e Jacobs trionfano nel Salto in alto e nei 100 metri

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs entrano nella leggenda dello sport: nel giro di dieci minuti vincono due storiche medaglie d’oro per l’atletica leggera italiana.

Una giornata indimenticabile, quella di domenica 1 agosto 2021, per lo sport italiano alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nel giro di dieci minuti (tra le 14.40 e le 14.50 italiane), Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs entrano a pieno titolo nella leggenda dell’atletica leggera.

Il primo ha vinto la medaglia d’oro nel Salto in alto, il secondo addirittura nei 100 metri, ovvero la regina delle gare olimpiche, raggiungendo traguardi che sembravano impossibili fino a qualche tempo fa, ma che, grazie a sacrifici e allenamenti, hanno trasformato in splendida realtà.

Dopo la mancata partecipazione causa infortunio a Rio 2016 (dove partiva tra i favoriti), Tamberi (29enne di Civitanova Marche) aveva giurato a se stesso che a Tokyo avrebbe fatto qualcosa di grande. E ce l’ha fatta, primeggiando ex aequo con l’amico-rivale qatariota, Mutaz Barshim.Tokyo 2020, due ori da leggenda: Tamberi e Jacobs trionfano nel Salto in alto e nei 100 metri I due hanno fatto percorso netto fino alla misura di 2.37 metri. A 2.39 metri, tre errori di fila per entrambi e la decisione comune di non andare allo spareggio.

Dopo un abbraccio vigoroso tra i due, Tamberi si è sciolto in un pianto liberatorio davanti allo stivaletto di gesso indossato dopo l’infortunio che ne pregiudicò la partecipazione alle precedenti Olimpiadi.

Ciò è avvenuto alle 14.40 italiane e sarebbe già bastato per raccontare una grande storia di sport, ma i cinque cerchi olimpici avevano magicamente previsto la finale dei 100 metri solo dieci minuti dopo. Marcell Jacobs (già forte del record europeo di 9’’84 stabilito nelle semifinali) partiva tra i favoriti.

E chissà che non sia stato caricato dalla vittoria di Tamberi per sprintare la gara più bella della sua vita. Jacobs (26enne nato in Texas da padre americano e madre italiana, che lo ha portato a Desenzano del Garda fin da neonato) infila una prestazione ancora più mostruosa, vincendo in 9’’80 ed entrando nell’olimpo dei 100 metri, al pari di leggende come Jesse Owens, Carl Lewis, Micheal Johnson e Usain Bolt, detentore del titolo fino a ieri.Tokyo 2020, due ori da leggenda: Tamberi e Jacobs trionfano nel Salto in alto e nei 100 metri L’uomo che per primo ha rappresentato l’Italia in una finale olimpica dei 100 metri è diventato l’uomo più veloce del mondo, raggiunto al traguardo proprio da Tamberi ancora in festa.

L’abbraccio tra i due campioni, avvolti dalla bandiera italiana, si candida ad essere la copertina di un Olimpiade che sta regalando tante medaglie (finora 27) allo sport italiano.

Una gioia comune che oscilla tra l’incredulità (sui social impazza l’hashtag #noncicredo) e la consapevolezza di una grande impresa, celebrata sia dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che dal premier Mario Draghi, con tanto di telefonata in diretta ai due eroi azzurri.

Foto: pagina Facebook “Coni”

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