venerdì, Aprile 26, 2024

Blitz antidroga a Salerno, emesse 21 misure cautelari

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

I carabinieri a Salerno hanno eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di 21 indagati per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Nelle prime ore della mattina, a Salerno, Montecorvino Pugliano, Calvanico, Bellizzi e Marano, i carabinieri del comando provinciale di Salerno, con il supporto del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip salernitano nei confronti di 21 indagati. In carcere in 12, mentre il gip ha riconosciuto a 7 il beneficio dei domiciliari e imposto a 2 il divieto di dimora nella provincia di Salerno. Tutti devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni, a uno degli indagati, sono state trovati e sequestrati 6.000 euro circa in banconote avvolte nel cellophane.

L’indagine e’ partita nel 2017 con metodi tradizionali, supportati da attivita’ tecniche, e ha permesso di ricostruire l’esistenza di una fitta rete dedita allo spaccio di cocaina, crack, eroina e hashish, operativa a Salerno e nei comuni della piana del Sele, con frequenti rifornimenti che avvenivano mediante corrieri direttamente dall’hinterland napoletano. I gruppi criminali che componevano la rete erano diversi, e avevano a disposizione pusher distribuiti inmaniera capillare. Un gruppo era attivo a Salerno e Pontecagnano e l’altro a Bellizzi e Montecorvino Pugliano.

L’utenza telefonica

Gli indagati si servivano di un’utenza telefonica dedicata in via esclusiva allo spaccio, trasferita da uno all’altro spacciatore al termine di ogni turno, alla quale ricevevano le chiamate dei tossicodipendenti, ben 24.000 comunicazioni in circa due mesi: Llo spaccio avveniva in luoghi abituali ormai noti ai clienti e secondo tre turni giornalieri prestabiliti (7-13; 13/19:30; 19:30/4). I guadagni ingenti consentivano anche il pagamento settimanale degli stipendi agli associati. Tra i ‘clienti’, non solo tossicodipendenti del capoluogo di provincia o di territori immediatamente prossimi, ma anche persone da paesi dell’Alto Cilento e del Vallo di Diano, nonche’ dall’Irpinia e dalla Basilicata. Nel corso dell’inchiesta ssono stati arrestati, in flagranza, 15 persone e sequestrati complessivamente 2 chili circa di stupefacente e 50mila euro circa in contanti.

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