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FIABADAY 2019: una giornata senza barriere architettoniche

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Il 6 ottobre si svolgerà la XVII edizione del FIABADAY, la “Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche”: una nuova occasione per ribadire l’importanza dell’accessibilità nel mondo contemporaneo, che guarda al progresso e ai diritti delle minoranze.

L’accessibilità dei luoghi pubblici è un problema complesso, che non si risolve solo con la buona volontà e i finanziamenti di pochi. Abbattere le barriere architettoniche non vuol dire solo creare rampe e installare montascale per disabili, non significa solo progettare spazi adatti alla sicurezza di chi si muove con la sedia a rotelle o con il bastone: si tratta, in primo luogo, di abbattere le barriere architettoniche “mentali”, quelle che ci portano a credere che l’accessibilità sia un problema che riguarda solo una minoranza. Per questo nel 2003 è nata la Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, che si tiene la prima domenica di ottobre di ogni anno.

L’obiettivo è quello di incentivare una cultura della disabilità che vada oltre i limiti attuali, contro gli ostacoli fisici e mentali, e di favorire una società pienamente inclusiva in cui a tutti, nel rispetto della diversità, siano garantite pari opportunità.

Per questo motivo, su proposta dell’associazione F.I.A.B.A. (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche), il 28 febbraio del 2003 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato una direttiva per istituire una giornata in cui «le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, assumono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati all’esistenza delle barriere architettoniche». Lo scopo, come specificato nell’art.1, è quello di «favorire l’integrazione delle persone in situazione di disabilità, degli anziani e di quanti comunque limitati nella mobilità».

Secondo alcune ricerche, si stima che in Italia ci siano al momento circa 4 milioni e mezzo di persone con disabilità e più di metà di queste hanno problemi di deambulazione. Si tratta di una percentuale non trascurabile: parliamo infatti di più del 7% della popolazione. A questi numeri va aggiunta una quota ancor più corposa, rappresentata dagli anziani, che difficilmente possono spostarsi in piena autonomia: quest’ultimi sono quasi il triplo, ovvero 14 milioni, di cui più di 14 mila ultracentenari. Numeri, questi, destinati a crescere.

È evidente come, con dati del genere, l’Italia non possa più considerare l’accessibilità come il problema di una minoranza. Le città, in primo luogo, hanno bisogno di un vero cambiamento urbanistico, in grado di garantire il rispetto per la diversità, sia nei confronti di individui con disabilità, sia per le persone con bisogni specifici: che si tratti di un passeggino, un bastone o una sedia a rotelle. È questo un concetto espresso chiaramente in varie occasioni da Giuseppe Trieste, presidente dell’associazione F.I.A.B.A., che evidenzia come sia importante dar voce a ogni singola persona senza necessariamente concentrarsi sulla disabilità.

Il programma del FIABADAY 2019 verrà presentato ufficialmente in una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, giovedì 3 ottobre. Si conoscono, tuttavia, già alcune delle tappe fondamentali, a partire dall’apertura in Piazza Colonna a Roma (ore 10:00), con i saluti delle autorità e gli interventi degli ospiti della XVII edizione, dedicati a educazione, sanità e lavoro, sviluppi nel digitale, diversity e sport. L’associazione F.I.A.B.A. metterà a disposizione un servizio di interpretariato LIS, a cura dell’Istituto Statale per Sordi di Roma.

Durante la mattinata, inoltre, il FIABADAY aprirà le porte di Palazzo Chigi a visitatori con disabilità ed eventuali loro accompagnatori; anche in questo caso è previsto un giro di visite accompagnato da un interprete del LIS. Maggiori informazioni e le modalità di prenotazione sono accuratamente descritte nella pagina dedicata del sito dell’associazione (www.fiaba.org). Il pomeriggio, invece, prevederà la performance del cantautore Luca Virago, balli e canti popolari del gruppo artistico Le Maghe, le canzoni della poliedrica Linda D, i ritmi internazionali della band DAEV; seguiranno le straordinarie “sculture” della Ragazza del Chewing gum e le “emozioni a piede libero” del performer Monsieur David.

Sempre in Piazza Colonna, inoltre, si terranno – sia in mattina sia nel pomeriggio – delle dimostrazioni di BLS (primo soccorso adulto e pediatrico) e di disostruzione delle vie aeree: un servizio imprescindibile per la sicurezza di tutti, offerto in collaborazione con C.E.S.A.P. (Centro Elaborazione Servizi Alla Persona), IRC Comunità, Emergenza Sordi APS e dell’ODV Volontario per TE. Tutte le spiegazioni verranno tradotte anche in lingua dei segni.

Come cornice al FIABADAY, l’associazione F.I.A.B.A. ha ideato una campagna di sensibilizzazione intitolata “La città che vorrei”, dedicata al trentennale dalla promulgazione della legge 13/1989 (le famose prime “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”) che ha ricevuto un nuovo finanziamento solo l’anno scorso, dopo quasi 15 anni di stagnazione. Un motivo in più per ricordarci che “le città che vorremmo” hanno sempre più bisogno di idee, confronti, nuovi servizi, tempo e fondi per realizzarli. In questo senso, le giornate di sensibilizzazione come il FIABADAY costituiscono ancora uno spazio importante affinché ogni cittadino, con pari opportunità per tutti, possa sentirsi pienamente libero di vivere la propria vita sociale, anche in mobilità.

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