venerdì, Maggio 3, 2024

Arrestati ladri di appartamenti: clonavano le chiavi con una foto

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La Squadra mobile di Napoli rivolge un appello: “Attenzione collaborate segnalandoci eventuali episodi, ma soprattutto fate attenzione quando estraete le chiavi di casa”.

Stamattina la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta del P.M. presso la Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di otto soggetti napoletani, associati tra di loro per consumare una serie di furti in abitazione ed in esercizi commerciali: Imperatore Salvatore, cl. ’70, Rubino Ciro, cl. ’55, Tedeschi Mario, cl. 71, nato a Pomigliano d’Arco, Rusciano Renato, cl. ’84, Mattiello Lucia, cl. ’81, Brancaccio Loredana, cl. ’73, Storto Fabio, cl.’88, Kobzar Sergio, Ucraino del ’92. La Polizia di Stato cattura banda di ladri di appartamentoGrazie a un software sofisticatissimo riuscivano a clonare ogni tipo di chiave utile ad aprire portoni di palazzi e serrature di appartamenti, persino quelli di ultima generazione. Incredibile, ma vero: bastava una fotografia, lo scatto al mazzo di chiavi che i proprietari delle abitazioni del Vomero e dell’Arenella estraevano per entrare nelle loro abitazioni, e il gioco era fatto. Elaborando quella immagine, infatti, il programma era in grado di decodificare ogni millimetro, curvatura, insenatura o dorso della chiave. È così che una banda composta da uomini e donne – tra loro anche due fabbri – è finita in carcere con l’accusa di numerosi furti nelle abitazioni commessi tra dicembre 2016 e giugno scorso. Sette casi accertati, ma secondo la polizia che ha svolto le indagini il numero potrebbe essere molto più alto. Per questo, il dirigente della Squadra mobile di Napoli Luigi Rinella e il suo vice Giuseppe Sasso rivolgono un appello a chiunque abbia subito un furto in casa: «Collaborate segnalandoci eventuali episodi, ma soprattutto fate attenzione quando estraete le chiavi di casa». La Polizia cattura banda di ladri di appartamentoPerché, questa è la vera inedita novità che emerge dalle indagini coordinate dalla Procura, i malfattori erano talmente abili da scattare foto alle inconsapevoli vittime, riuscendo poi a decriptare i codici delle chiavi di casa. Dopo un’accurata scelta dell’obiettivo venivano effettuati sopralluoghi per studiare orari e abitudini delle vittime prescelte. Il gruppo, facente capo a Imperatore Salvatore, utilizzava la tecnica della duplicazione illegale di chiavi mediante l’utilizzo di fotografie senza nessuno scasso. La riproduzione veniva affidata a Tedeschi Mario, fabbro esperto del settore. La moglie di quest’ultimo, Brancaccio Loredana, teneva contatti con i membri dell’associazione, ed in particolare con Imperatore Salvatore. Questi più volte ha contattato la donna, ordinando riproduzioni di chiavi, partendo da semplici foto, per poi ritirarle presso l’abitazione dei due coniugi ad Acerra. La donna riceveva gli ordinativi, consegnando le chiavi a chi ne faceva richiesta e si faceva carico degli eventuali problemi insorti a seguito della non perfetta riproduzione operata dal marito. Solo alla fine, scendevano in campo gli esecutori materiali dei furti, i quali operavano sempre ed esclusivamente in assenza dei proprietari di casa. Al punto, che alcune delle vittime, scoperti i furti, sospettavano e indicavano come responsabili badanti e camerieri. Tutto il materiale utilizzato per riprodurre le chiavi, nonchè le chiavi, gli arnesi, chiavini e chiavistelli sono stati sequestrati stamane nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti.

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