sabato, Aprile 27, 2024

Pollena Trocchia, bomba carta davanti a un negozio: tre misure cautelari

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Pollena Trocchia: un arresto e due obblighi di dimora per la bomba carta esplosa nel settembre 2019 davanti alla saracinesca di un negozio.

Nella mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, la Squadra Mobile di Napoli e la Tenenza dei Carabinieri di Cercola hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti di L.A. e di obbligo di dimora nei confronti di P.F. e S.S. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, poiché ritenuti responsabili a vario titolo di tentata estorsione, detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi, univoci e concordanti indizi di reità a carico dei predetti in relazione ad un grave episodio avvenuto in Pollena Trocchia nella notte del 5 settembre 2019.

In quell’occasione, un ordigno esplosivo veniva fatto brillare innanzi la saracinesca di un esercizio commerciale lungo la via Mazzini, provocando gravi danni allo stabile e due feriti. Nella stessa notte l’esecutore materiale dell’attentato dinamitardo, rimasto egli stesso vittima dell’esplosione, veniva arrestato in flagranza.

Dal prosieguo dell’attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura di Nola sono emersi ulteriori elementi che hanno consentito, da un lato, di identificare gli altri partecipi a vario titolo all’esplosione e, dall’altro, di individuare le ragioni di una tale allarmante condotta.

Invero, L.A. è gravemente indiziato di essere stato il mandante dell’attentato al fine di intimidire i promissari acquirenti di un immobile dallo stesso venduto a non proseguire nel giudizio civile intrapreso per la risoluzione della vendita, trattenendosi altresì e indebitamente la somma di 120.000 euro già ricevuta a titolo di caparra, nonché mettendo di nuovo in vendita lo stesso immobile.

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