sabato, Aprile 27, 2024

Quella visita inaspettata all’Augusteo con Caiazzo tra bene e male

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Con il suo nuovo lavoro “Quella visita inaspettata”, Paolo Caiazzo, porta in scena l’atavico desiderio di dividere il mondo in bene e male.

Partendo dal quel bisogno evolutivo, o meglio, da quella necessità del cervello di elaborare nuovi schemi per descrivere le difficoltà scaturite da ciò che ci circonda, con il suo nuovo lavoro “Quella visita inaspettata”, Paolo Caiazzo, porta in scena l’atavico desiderio di dividere il mondo in bene e male.

Tant’è che la per la commedia da lui stesso scritta, diretta e interpretata, l’artista che si è sempre rivolto ad una comicità figlia della società che viviamo, tira in ballo il genere “thriller” insieme a quei modelli “crime” da sempre insiti nell’immaginario collettivo. Tra questi, partendo dal mito Diabolik, personaggio dei fumetti diventato un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione, gli esempi del male di oggi come i protagonisti de “La casa di Carta”, “Gomorra” e “Mare Fuori”.

Insieme a una trascinante Maria Bolignano e al resto della sua vincente formazione composta da Carlo Caracciolo, Daniele Ciniglio, Cinzia Cordella e Francesca Morgante, Caiazzo punta tutto su quei cosiddetti scheletri nell’armadio pronti a completare molti quadretti familiari solo apparentemente ligi alla moralità. Così, anche nella famiglia dell’imprenditore del sud di nome Ferruccio, protagonista della storia e interpretato dallo stesso Caiazzo, le pecche non mancano.

Così come le magagne, a partire da una moglie dedita alle corna, all’arrivismo e all’ambizione sociale, una sorella vittima di un shock post traumatico infantile, un figlio che coltiva marijuana nel giardino di casa e un commercialista, amante della moglie, non certo candido e professionale.

Ed è in questo contesto che, quando l’ignaro Ferruccio, tiolare di una fabbrica di wc e sanitari, viene accusato dalla Guardia di Finanza di possedere su di un suo vecchio conto corrente ben 10 milioni euro di sospetta provenienza, a scatenarsai è una luna serie di colpi di scena e di momenti di follia pronti a evidenziare i lati più oscuri del genere umano. Un lavoro che diverte e conquista il pubblico anche grazie alle diverse battute modello sitcom tanto care a Caiazzo che in scena, soprattutto insieme alla brava Maria Bolignano, mette a segno una serie di gag davvero bene riuscite.

Puntando, quindi, per la sua nuova commedia, sulla fascinazione prodotta dal male e calandosi nel ruolo di un “cattivo” dalla faccia da buono, Caiazzo, artisticamente parlando, intraprende una nuova strada. E ciò, ben consapevole dei rischi citati nel proverbio “Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa ciò che lascia ma non quello che trova” ma soprattutto, ben animato da un desiderio di rinnovamento nel solco di una società che cambia insieme alle sue espressioni umane, artistiche e teatrali.

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