Al forum organizzato dal Sole 24 ore, il presidente dell’ICS ha trattato il tema dell’impiantistica sportiva in Italia
Che gli impianti sportivi siano fondamentali, era cosa risaputa; che gli spettatori in Serie A sono calati soprattutto per le fatiscenti condizioni degli stadi, era cosa ancora più ovvia.
La cosa più assurda è che da 25 anni, nell’agenda del Governo, non entra mai il problema “impianti sportivi”.
Il dibattito che si è tenuto nell’ambito del Forum Sport & Business, organizzato dal Sole 24 ore, ha avuto come principale protagonista Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il credito sportivo (Ics).
Queste le parole di Abodi:
“In un Paese come l’Italia che ha tante priorità, il calcio può diventare anche un’opportunità sociale. Il Credito sportivo propone un patto con Governo, Comuni, Figc e Leghe per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture”. Ogni giorno vissuto in uno stadio inadeguato costa al club molto di più degli investimenti necessari per renderlo moderno, accogliente e umano”,
il Presidente ha anche affermato che l’arretratezza del sistema calcistico è anche dovuta all’abbandono della progettualità da oltre 25 anni e che, per lui, siamo, finalmente, all’inizio di un percorso di sviluppo.
Parole che suonano come musica per tutti coloro che sono costretti da 30 anni a vivere stadi fatiscenti nati o ristrutturati per il mondiale di Italia 90.
Vedremo cosa succederà, nel frattempo, a Napoli, stiamo ancora aspettando “o’ tabellone…”.