Il presidente del Calcio Napoli ha parlato da Amsterdam, in occasione dell’Assemblea generale dell’Eca, l’Associazione dei club europei: “Il gap con la Juventus dipende dal fatturato”.
“Andro’ a firmare una convenzione di 10 anni col Comune, ma verifichero’ se mi faranno fare degli interventi economici per migliorarlo ulteriormente e capire come modificare poi la convenzione decennale in qualcos’altro”. Cosi’ il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando a Sky Sport da Amsterdam, in occasione dell’Assemblea generale dell’Eca, l’Associazione dei club europei.
“Il gap con la Juventus? “E’ un problema di fatturato, se avessi quello delle altre squadre, inglesi o tedesche, vincerei tutti gli anni – ha aggiunto il numero uno del club partenopeo – Ronaldo ad esempio fa la differenza, non c’e’ dubbio, ma se cambi allenatore e lui con grande onesta’ intellettuale vuole capire le reali capacita’ di ognuno, non puoi non farli giocare e devi mettere in conto anche che, con un modulo diverso di quello degli ultimi anni che ha dato emozioni, e’ chiaro che qualche partita la perda. Io devo ragionare su un percorso, non nell’annualita’, mentre il tifoso e’ tifoso, ma sragiona perche’ lo fa col cuore ed ha ragione a voler vincere, ma noi prima o poi ce la faremo: e’ da capire il prima o poi…”.
Un sorteggio non fortunato
De Laurentiis volge uno sguardo anche alla sfida di Europa League con l’Arsenal: “Sarebbe stato piu’ facile con altre squadre che sono andate ad altre nostre rivali. Credo che Ancelotti sappia gestire la competizione, lui preferisce giocare quella di ritorno in casa, io per scaramanzia avrei preferito il contrario perche’ ultimamente ci aveva detto bene. L’Arsenal e’ una squadra competitiva, ha un bravo allenatore, ma il nostro e’ migliore e questa interruzione per le nazionali stavolta e’ stata utile. Alla ripresa tutti saranno in forma e concentrati in campionato e coppa”.
“Se ho preso un allenatore che e’ venuto a Napoli, che ama la citta’, il nostro centro sportivo e che, secondo le sue ultime dichiarazioni, vuole rimanere anche otto anni, allora lo voglio a vita”. Cosi’ il presidente azzurro parlando di Carlo Ancelotti. “Sono un po’ sulla linea di Ferguson, per me l’allenatore deve essere il punto di riferimento della societa’ – ha aggiunto il patron degli azzurri – La rappresenta in toto, perche’ al di la’ della conduzione societaria c’e’ anche la conduzione sportiva che e’ fondamentale, centrale in ogni societa’ di calcio”.