sabato, Aprile 27, 2024

Banco di Napoli, la Fondazione fa causa al Mef: chiesto un miliardo di euro

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Banco di Napoli: la Fondazione presieduta da Rossella Paliotto fa causa al Ministero dell’Economia per chiedere che gli ex azionisti vengano risarciti dopo il crollo del 1996.

La Fondazione Banco di Napoli ha aperto una causa contro il Ministero dell’Economia per far luce su ciò che accadde nel 1996, quando a fronte di un dissesto lo Stato decise di intervenire con diversi decreti-legge.

Tuttavia, con questi atti legislativi il governo pose fine al Banco di Napoli (all’epoca era l’Istituto di Credito più importante di tutto il Sud), con l’azzeramento e relativa ricostituzione del capitale che fu spostato altrove, in primis alcune banche del Nord.

Il buco nel bilancio che il Banco di Napoli presentava nel ’96 poteva essere tranquillamente sanato con il recupero di crediti o la vendita di beni immobiliari. Ma il Ministero del Tesoro azzerò il valore delle partecipazioni azionarie del Banco. Poi successive indagini dimostrano come quei crediti si potessero recuperare e come quindi anche il bilancio si potesse sanare.

I vertici dell’Ente hanno però avviato delle azioni per ottenere dallo Stato italiano un risarcimento per gli ex azionisti, chiedendo circa un miliardo di euro: “Questa è un’azione dovuta per la quale lo Stato ha preso un impegno attraverso una legge quella 588 del ’96 a indennizzare gli ex azionisti -ha dichiarato in conferenza stampa la presidente dalla Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto- Si tratta di una liquidazione dovuta che potrebbe essere destinata ad incrementare la promozione dello sviluppo economico e culturale del Mezzogiorno, come previsto dal nostro statuto”.

Paliotto ha inoltre evidenziato come questa iniziativa si inserisca “nel solco tracciato nei secoli di storia della Fondazione, nata per finalità di assistenza sociale ai più bisognosi. Attività che ha svolto operando nelle sei regioni di competenza, anche nell’attuale periodo Covid. La nostra priorità è supportare tutte le forme di disagio sociale, da quello minorile alle disabilità”.

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