lunedì, Maggio 13, 2024

Associazione Scarlatti, Stefano Di Battista omaggio a Ennio Morricone

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Giovedì 13 aprile 2023 al Teatro Sannazaro l’Associazione Scarlatti dedica un omaggio speciale del celebre sassofonista Stefano Di Battista al compositore e Premio Oscar Ennio Morricone, al quale era legato da una sincera amicizia e da diverse collaborazioni.

Dopo la pausa pasquale, si torna nuovamente al Sannazaro per un appuntamento importante con i concerti della Associazione Alessandro Scarlatti che ospita il celebre sassofonista Stefano Di Battista in quartetto con Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria; una formazione tipicamente jazzistica che omaggerà uno dei più noti compositori del Novecento, legato soprattutto alle immortali colonne sonore di altrettanti film immortali, alcuni dei quali entrati ormai di diritto nella Storia del Cinema. 

Partendo da uno degli ultimi album, che risale a circa un anno fa e intitolato “Morricone Stories”, ci immergiamo in una perfetta e abile “contaminazione” tra jazz e una interessante selezione tra le oltre 500 colonne sonore di Ennio Morricone: verranno “citati” infatti film come C’era una volta in America, Il buono, il brutto e il cattivo, The Mission e Veruschka e tanti altri, per rivivere quella meravigliosa stagione cinematografica del Cinema Italiano, quando sfornava capolavori unici e indimenticabili, alcuni dei quali “aiutati” dalle celeberrime colonne sonore di raffinati artisti come lo stesso Morricone.

Immergere la musica di Morricone nel jazz la eleva a un nuovo livello creando un sodalizio perfetto, naturale e quasi inevitabile. Stefano Di Battista prende i temi del compositore e li reinterpreta come se fossero fatti di una sostanza magica, una musica unica e misteriosa che nutre inspiegabilmente le nostre anime facendoci rivivere quelle emozioni davanti alle scene più belle e struggenti. Associazione Scarlatti, Stefano Di Battista omaggio a Ennio Morricone

L’incontro con Morricone avvenne ad una cena tra amici, dove a bruciapelo gli aveva detto: «Hai il sax con te, Stefano? Be’, allora prendilo, ché ti scrivo un brano»; prese un foglio di carta e nel giro di qualche minuto scrisse un pezzo: così nacque “Flora”, poi ho dedicato alla figlia di Di Battista, presente nel programma della serata.

“Ho cercato di mettere al centro il valore melodico e armonico di quello che aveva scritto il maestro, senza intervenire troppo – racconta Di Battista in una intervista –  Mi risuonavano in testa le sue parole, sapevo che in queste operazioni è importante essere essenziali, che correvo il rischio di esagerare. Ho cercato di calmare i vari Coltrane, Parker e Gillespie e Miles che entravano nel mio cervello e gli ho spiegato che trattandosi del maestro c’era bisogno di tenere a bada gli istinti …Nella musica di Morricone c’è una magia, qualcosa di unico che veniva da lui e dalla sua semplicità. C’era anche grande tecnica di scrittura, cose che teoricamente si possono anche replicare… ma quello che gli permetteva di comunicare con così tante persone ha a che fare con la magia della musica, qualcosa che non si può studiare in accademia. Ma c’è, si sente.” 

Con una carriera parallela tra l’Italia e la Francia, Stefano Di Battista ha collaborato con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona, Claudio Baglioni, Renato Zero, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rita Marcotulli, Baptiste Trotignon, Aldo Romano, Michel Benita, Adriano Celentano, Jovanotti, Tiromancino. Noto è anche il suo duo con la cantante, e moglie, Nicky Nicolai.

Nato a Roma nel 1969 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica. Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E’ qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“…immediatamente volevo suonare in quel modo… fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”).

La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi.

Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere…”). Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio.

Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata.

E’ il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi. Nel 2016 esce l’album dedicato alla figura femminile “Womman’s. Nel 2017 realizza la colonna sonora “solo cuore e amore candidata al David  Di Donattello. Nel 2020 realizza la colonna sonora del film “futura” nelle sale settembre 2021. Nel 2021/22 e uscito in tutto il mondo  in aprile il nuovo album dedicato al maestro Morricone in versione jazz. Morricone Stories prodotto della Warner Germania è in questo momento in testa alle classifiche jazz francesi e tedesche.

Biglietti:

platea e palco I° fila € 25;

palco II° € 18;

palco III° fila €12

ridotto giovani (under 30) €12

Prevendita online: www.azzurroservice.it

Infoline

Associazione Alessandro Scarlatti

081 406011

Whatsapp 3426351571

info@associazionescarlatti.it; www.associazionescarlatti.it

Programma

Morricone Stories

Una selezione in chiave jazz tra le oltre 500 colonne sonore di Ennio Morricone da film come “C’era una volta in America”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “The Mission” e “Veruschka” fino al brano “Flora” che il Maestro scrisse proprio a Di Battista.

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