martedì, Maggio 14, 2024

Ponticelli, processo omicidio Ciro Colonna: rinviata udienza del boss “My way”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ciro Colonna: saltata prima udienza di Ciro Rinaldi (arrestato sabato scorso) per l’uccisione del 19enne di Ponticelli (vittima innocente di Camorra). In aula Comune di Napoli e tante associazioni.

Rinviata la prima udienza del processo a carico del boss Ciro Rinaldi (detto My way), arrestato sabato scorso dopo diversi mesi di latitanza, il quale è accusato di essere il mandante del duplice delitto del 7 giugno 2016 nel quartiere napoletano di Ponticelli, nel quale morirono il boss della Sanità Raffaele Cepparulo (detto “Ultimo”) e la vittima innocente Ciro Colonna (19 anni).

Comune di Napoli, Alessandra Clemente: “La vita di Ciro Colonna non si è persa”

Ieri mattina erano presenti in aula le associazioni Libera e di Napoli Est, oltre al Comune di Napoli, costituitosi parte civile e rappresentato dall’assessora ai giovani Alessandra Clemente, da sempre sensibile al tema delle vittime innocenti della criminalità organizzata, avendo vissuto in prima persona questo tipo di dramma con la morte della madre, Silvia Ruotolo:Ponticelli, processo omicidio Ciro Colonna: rinviata udienza del boss “My way”La città di Napoli si è costituita nel processo parte civile perché il progetto di tutti, una Napoli senza violenza e malavita, non può essere calpestato ed offeso dalla cruenta delinquenza di pochi – ha scritto Alessandra Clemente su Facebook –. Alle famiglie delle vittime deve andare, inoltre, il massimo sostegno da parte di ognuno di noi.

Ciro ha perso la vita, ha perso tutto, ma la sua vita non si è persa, grazie all’impegno di sua sorella Mary, dei suoi meravigliosi genitori, mamma Adele e papà Enrico e di tanti attivisti ed associazioni, soprattutto di Napoli Est, che insieme a questa famiglia, da quel primo drammatico istante, hanno dedicato, chi per la prima volta, chi per l’ennesima volta, le proprie lacrime alla giustizia sociale”.

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