domenica, Maggio 12, 2024

Creavano capi contraffatti e li vendevano su internet: opificio del falso scoperto ad Avellino

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Dopo aver raccolto gli ordini tramite social network, i prodotti di abbigliamento partivano dall’opificio di Avellino per essere spediti in tutta Italia tramite corriere espresso.

Un opificio clandestino, 3500 capi di abbigliamento, 18mila e 800 transfer termoadesivi ed etichette contraffatte. È il risultato di un’operazione della guardia di finanza di Napoli in provincia di Avellino, nella quale sono stati denunciati i 4 responsabili per ricettazione, produzione e commercializzazione di capi contraffatti.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno seguito alcune spedizioni sospette di merci effettuate attraverso i più noti corrieri internazionali e grazie ad un primo sequestro operato nel napoletano hanno permesso di risalire all’intera filiera “produttiva” individuando il laboratorio a Monteforte Irpino (AV).

Le indagini.

In particolare, gli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del medesimo Nucleo P.E.F., all’interno dell'”azienda” risultata sconosciuta al Fisco, hanno scoperto termopresse per la marcatura con loghi contraffatti di capi d’abbigliamento originariamente “neutri”, macchinari industriali per il confezionamento e un ufficio completo di postazione informatica utilizzata per gestire un lucroso commercio on-line di abbigliamento contraffatto.

Gli ordini venivano raccolti tramite social network e sempre su internet era pubblicato il campionario della merce contraffatta in vendita che veniva realizzata nel medesimo opificio. Tramite corriere espresso, poi, i prodotti venivano spediti in tutta Italia solo dopo aver ricevuto i corrispettivi tramite ricariche di carte di credito pre-payed.

Contestualmente sono stati sequestrati 1.300 capi d’abbigliamento e accessori, 15.800 transfer termoadesivi ed etichette in stoffa e metallo, riportanti loghi e marchi contraffatti delle principali maison di moda nazionali ed internazionali nonché 2.250 capi d’abbigliamento “neutri” pronti per essere marcati e confezionati, del valore complessivo di oltre 130mila euro.

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