venerdì, Aprile 19, 2024

Truffaut a Palermo per la rassegna Cinemardi dell’Institut Français

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Renato Aiello
Renato Aiello
Giornalista. Ha partecipato negli ultimi anni a giurie di festival cinematografici (come il SocialWorld Film Festival di Vico Equense), concorsi fotografici e mostre collettive. Recensioni film, serie TV, teatro, eventi, attualità.

Dopo il successo della scorsa edizione torna la formula vincente nel capoluogo siciliano al De Seta di “Cinemardi #6”, la rassegna dei classici della cinematografia francese e degli autori più contemporanei, per riflettere e pensare ai tempi moderni senza dimenticare i fasti della Nouvelle Vague: si comincia martedì 23 gennaio con “L’ultimo metrò” di François Truffaut.

Cinemardi, rassegna di cinema francese con TtruffautAl Cinema De Seta di Palermo sta per ritornare la VI edizione della rassegna Cinémardi, la kermesse cinefila del martedì sera organizzata dall’Institut Français in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.

Nove pellicole per nove autori, ogni martedì a ingresso gratuito, e tocca a François Truffaut aprire la manifestazione il 23 gennaio alle ore 21, a ridosso del giorno della Memoria, con “Le Dernier Metro”.

Autore, cineasta di culto, cinephile di fama indiscussa, estimatore del festival di Giffoni, che non esitò a lodare durante una visita, Truffaut ha esercitato la sua influenza sul cinema francese contemporaneo ed europeo più di chiunque altro. Figura fondamentale nella Nouvelle Vague, Truffaut incarna oggi un cinema francese che è allo stesso tempo d’autore e rivolto al grande pubblico.

Premiato ai suoi tempi da dieci César, gli Oscar francofoni, “L’ultimo metrò” è stato, come ricorda Frédéric Bonnaud, oggetto di critiche forse infondate: constatando che fu il film più costoso e il maggior successo commerciale di Truffaut, si insinuò a lungo che fosse un lavoro consensuale e accademico – accuse da sempre rivolte a un film in costume – con il quale il regista, all’apice della sua carriera e del successo, avrebbe rinnegato i suoi ideali di gioventù e si sarebbe affidato allo star system allora imperante nell’Esagono, la coppia Catherine Deneuve – Gérard Depardieu.

A distanza di anni “L’ultimo metrò” risulta allo stesso tempo un affresco sull’occupazione nazista e un racconto molto personale, e appare come uno dei film più luminosi del suo autore.

Il film sarà proiettato anche a Napoli al Grenoble, sede dell’Institut Français de Naples, nel pomeriggio del 24 gennaio alle 19 per la rassegna “Cinescoperta”, mentre a Firenze nell’Istituto omologo andrà in proiezione il 29 gennaio per l’evento “Myfrenchfilmfestival.com” 2018. Date che si concentrano intorno al giorno della Memoria del 27 gennaio, e un titolo del genere non può che inserirsi bene nelle commemorazioni della Seconda Guerra Mondiale.

Ambientato nella Parigi del 1942, durante l’occupazione tedesca, una compagnia teatrale prova un nuovo spettacolo sotto la direzione dell’attrice principale – la Deneuve -, nonché direttrice del teatro, mentre il marito, partigiano ricercato dai nazisti, si nasconde nello scantinato della struttura.

Per un alfiere della Nouvelle Vague che dà inizio alle danze cinefile, un critico avversario come Pialat chiuderà a marzo la kermesse, con il film “L’enfance nue” prodotto proprio da Truffaut, ma in questi due mesi sono tante le opere in programmazione.

Titoli passati nei festival e negli appuntamenti legati agli Istituti Francesi in Italia, veri promotori di cultura, cinema e arte nelle nostre città.

“Ni le ciel ni la terre” e “Voir du pays” proveranno a raccontare la guerra dei soldati francesi, “Corporate” con Lambert Wilson si occuperò del mondo dell’impresa e delle leggi del mercato, mentre “Nelly”, “Baden Baden”, “Dernières nouvelles du Cosmos”, “Orpheline” offriranno quattro magnifici ritratti femminili. Non resta che aspettare.

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