sabato, Aprile 27, 2024

Sophia Loren: la diva protagonista del film “La vita davanti a sé” su Netflix

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Sophia Loren protagonista di “La vita davanti a sé” (film diretto dal figlio Edoardo Ponti, dal 13 novembre su Netflix). Per “Donna Sophia” si parla anche di una nuova candidatura all’Oscar.

A 86 anni, la grande Sophia Loren torna protagonista al cinema. “Donna Sophia”, la diva per eccellenza del cinema italiano, è protagonista del film La vita davanti a sé, disponibile da oggi, venerdì 13 novembre, su Netflix.

Il film (tratto dal romanzo di Romain Gary e adattato da Ugo Chiti) ha un sapore speciale per lei, visto che il regista è suo figlio Edoardo Ponti. Madre e figlio avevano già lavorato insieme nel 2002 per Between strangers (nel cast anche Mira Sorvino e Gerard Depardieu), e nel 2014 per il cortometraggio La voce umana, adattamento scritto da Erri De Luca dalla piece di Jean Cocteau.

Il film, ambientato a Bari, narra le vicende di una donna sopravvissuta all’Olocausto, la quale nella propria casa ospita i figli di prostitute che non possono tenere i bambini con sé. Accoglie un ragazzino difficile, Momò (Ibrahima Gueye), di origini africane, che all’inizio le dà del filo da torcere ma in seguito tra i due si stabilisce un forte rapporto di intesa reciproca. “Ricevo tante offerte – ammette l’attrice a “Repubblica” – ma sono a un punto della mia carriera in cui voglio fare solo le cose che assolutamente amo, cioè grandi personaggi in storie meravigliose. E non ce ne sono molte.Sophia Loren: la diva protagonista del film “La vita davanti a sé” su Netflix Madame Rosa in La vita davanti a sé era decisamente uno di quei progetti cui era impossibile rinunciare. Durante la guerra ero una bambina e questo film mi ricorda le cose che vissi a Napoli in quegli anni. È vicino al mio cuore. E dobbiamo essere certi che alcune cose non accadano mai più.

Credo che quello sia stato uno dei film più difficili della mia carriera e della mia vita, perché parla dell’amore di una donna per un uomo dal quale è stata lasciata. Una storia triste che mi ha fatta impazzire, non condividevo quel che l’autore aveva scritto, per la donna era un’agonia, non ho mai pianto tanto in vita mia”.

Una interpretazione intensa, per cui già si parla di una clamorosa candidatura all’Oscar. Sarebbe una apoteosi da record per “Donna Sophia”, che di statuette ne ha già conquistate due (per La ciociara nel 1962 e alla carriera nel 1991), senza dimenticare la candidatura per Matrimonio all’Italiana nel 1965.

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