venerdì, Aprile 26, 2024

Serie A, Genoa-Torino e Juventus-Napoli rischiano il rinvio: gli scenari

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il big match di domenica sera Juventus-Napoli rischia il rinvio dopo la vicenda che ha visto 14 tesserati del Genoa positivi al Covid. Intanto è finalmente guarito il presidente De Laurentiis.

Dopo il caso Genoa, ora cosa succederà? E’ la domanda che si stanno ponendo tutti, appassionati e tifosi di calcio, ma soprattutto i giocatori delle quattro squadre protagoniste delle due partite in programma il prossimo weekend che rischiano di essere rinviate. E si perchè se è quasi scontato il rinvio di Genoa-Torino in programma sabato alle 18.00, a rischio c’è anche il big match di domenica sera fra Juventus e Napoli. In assenza di regole certe nel protocollo, spetterà alla Lega di Serie A in accordo con le società decidere sul da farsi. Il problema è che l’esito dei primi tamponi a cui sono stati sottoposti nella giornata di ieri i giocatori del Napoli non saranno indicativi, perché il virus ha un periodo di incubazione di circa 4-6 giorni. Per cui bisognerà attendere il secondo tampone di venerdì per avere la certezza che nel club campano non ci sia più di un giocatore positivo come nel Genoa.

Per il momento c’è grande prudenza, perché la nuova ondata di contagi potrebbe seriamente costringere ad uno stop del campionato. Una ipotesi al momento estrema, che lo stesso ministro dello Sport Vincenzo Spadafora prova ad allontanare. “Non credo, non siamo ancora in queste condizioni. Questa situazione mi preoccupa molto, adesso sentirò il presidente Dal Pino e il presidente Gravina”, ha dichiarato. A balenare la possibilità di un nuovo lockdown per il campionato è invece il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: “Se ci fossero altri casi nel Napoli io, da medico e non da viceministro, direi che la cosa migliore sarebbe fermarsi almeno per 7 giorni”. Inoltre sempre secondo Sileri “gli abbracci e l’esultanza in campo dovrebbero essere vietati. La distanza deve comunque essere mantenuta”.

La FIGC ha ribadito la validità del suo protocollo, rendendo noto che “la Procura Federale ha verificato il pieno rispetto” da parte della Società. Inoltre la Commissione Medica Federale, nella persona del presidente Paolo Zeppilli, è in stretto e continuo contatto con i medici del Genoa Pietro Gatto e del Napoli Raffaele Canonico, per monitorare al meglio la situazione, in attesa dei risultati degli ulteriori test molecolari cui si sono sottoposte le due squadre. “Il Protocollo ha già dimostrato la sua efficacia, l’attenzione è massima, così come dall’inizio della ripresa dell’attività”, ha spiegato il professor Zeppilli. Anche secondo Gianni Nanni, responsabile medico della Lega Serie A, al momento non è a rischio l’intera terza giornata. “Bisognerà decidere solo sulla partita Genoa-Torino. A meno che non ci siano nuove sorprese su altre squadre tipo il Napoli”, ha spiegato.

Ma dal capoluogo campano, i medici che gravitano intorno al club azzurro hanno espresso seri dubbi sulla possibilità di organizzare la trasferta di Torino. “Avendo le risposte sabato sarà difficile organizzare la trasferta in casa della Juventus”, ha detto il professor Vincenzo Mirone, responsabile degli screening attraverso tamponi Covid-19 per lo staff ed i giocatori del Napoli. “Sarebbe opportuno rimandare la partita”, ha aggiunto Giuseppe Portella, direttore del laboratorio che si occupa dei tamponi del Napoli.

E a proposito di Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis è si è sottoposto a due tamponi nell’ultima settimana che hanno evidenziato la doppia negatività al Covid-19 e pertanto può tornare “pienamente operativo”.

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