“Carosello Carosone” ha ottenuto un risultato di ascolti davvero significativo con 5.518.000 milioni di telespettatori corrispondenti al 22.9% di share.
Straordinario successo per “Carosello Carosone”. Il film per la Tv dedicato alla vita dell’americano a Napoli andato in onda su Rai Uno, ha ottenuto un risultato di ascolti davvero significativo con 5.518.000 milioni di telespettatori davanti alla televisione, corrispondenti al 22.9% di share.
Convincente il cast tra cui il giovane Eduardo Scarpetta che ben ha figurato nel ruolo del grande musicista partenopeo; Ludovica Martino nei panni della moglie Italia Levidi e Vincenzo Nemolato in quelli dell’inseparabile e leggendario batterista Gegè Di Giacomo. Un successo quello del film ispirato al mito Carosone, che ha confermato il momento d’oro dei prodotti originali di Rai Uno di questo 2021 e l’apprezzamento del pubblico per i biopic musicali.
Parlando del giovane protagonista, figlio dell’indimenticabile attore Mario e dell’attrice Maria Basile, pronipote di Vincenzino Scarpetta e del grande innovatore del teatro napoletano, Eduardo Scarpetta, il giovane e più che applaudito Eduardo Scarpetta Jr anche nei panni di Carosone ha dimostrato la sua capacità di passare agevolmente dal teatro al cinema e alla televisione.
Erede di un’impronta genetica senza eguali, con un Dna fatto di arte e teatro, dopo aver preso parte a soli nove anni alla commedia scarpettiana “Feliciello e Felicella” (portata in scena dal papà per i 150 anni dalla nascita di Eduardo Scarpetta) ha lavorato tra il palcoscenico e il piccolo schermo con registi come Francesco Saponaro, Geppy Gleijeses, Liliana Cavani e Mario Martone.
Dopo aver debuttato nel significativo ruolo di Pasquale Peluso nella fiction di Rai Uno “L’Amica Geniale” tratta dai romanzi di Elena Ferrante e aver lavorato nel film di Martone “Capri- Revolution”, ha partecipato all’altra pellicola dello stesso regista “Qui rido io” accanto a Toni Servillo nel ruolo di Scarpetta padre.
Cosa significa per lei chiamarsi Eduardo Scarpetta?
«Per me è un orgoglio appartenere a questa famiglia e portare questo nome. Ecco perchè so bene da dove provengo e dove voglio andare. Non ho deciso io di chiamarmi Eduardo Scarpetta ma considerato che questa è la realtà, farò di tutto per dare il mio meglio e prendere questo mestiere con il massimo rispetto e umiltà».
Cosa ci può dire della sua esperienza con Carosello Carosone?
«Un’esperienza incredibile. E’ stato un onore interpretare una leggenda della musica mondiale come Carosone. Si tratta di un personaggio inarrivabile artisticamente e umanamente. Mi sono avvicinato a questo progetto prodotto da Groenlandia e Rai Fiction partendo da un soggetto di Federico Vacalebre sceneggiato da Giordano Meacci e Francesca Serafini con la regia di Lucio Pellegrini, con molta cautela. Un lavoro che ha richiesto una grande preparazione. Ho studiato il pianoforte per circa un mese e mezzo con Ciro Caravano, mio insegnante di canto al centro sperimentale e ho registrato le canzoni da me eseguite con Stefano Bollani. Si tratta del mio primo ruolo da protagonista per un film tv che ritengo di grande spessore sia per il gusto, sia per il valore delle maestranze e degli altri attori. Carosone mi ha lasciato una grande lezione di umiltà. Il fatto che quando parli di Carosone magari qualcuno non lo ricorda mentre se accenni a una sua canzone tutti sono pronti a farne il nome, significa soltanto che la sua arte arriva prima di ogni cosa. Si tratta della lezione di un genio della musica. Una lezione dalla quale, ahimè, ci stiamo allontanando. Oggi purtroppo, spesso, é più importante la performance rispetto a quello che siamo noi al di là dell’arte proposta».
Ha conosciuto il figlio di Carosone, al secolo Pino Carusone?
«Pino ha visto il provino e mi ha detto che ho la stessa ironia del papà. Purtroppo considerata la sua età, ha circa 82 anni, per gli ovvi pericoli derivati dalla pandemia non è potuto stare con noi per il resto del lavoro».
Quali sono i suoi progetti futuri?
«Sto girando il film distribuito dalla Lucky Red, “La donna per me” con la regia di Marco Martali e presto, così come mi ha comunicato il mio agente, parteciperò ad un altro importante lavoro, per il quale però mi è vietato fare anticipazioni».