venerdì, Aprile 26, 2024

“L’arte al femminile”, mostra fotografica a Villa Pignatelli

- Advertisement -

Notizie più lette

Redazione
Redazionehttp://www.2anews.it
2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

Mostra fotografica a Villa Pignatelli – L’arte al femminile – Julia Margaret Cameron – Florence Henry – Francesca Woodman. Le tre maggiori figure femminili della storia della fotografia, riunite per la prima volta, idealmente, in questa mostra, che sarà inaugurata sabato 18 marzo, alle ore 11.00, al Museo Pignatelli di Napoli.  

di Carlo Farina – E’ stata presentata questa mattina a Villa Pignatelli, in anteprima per la stampa, la Mostra Fotografica L’arte al femminile, dedicata, per la prima volta, alle opere di tre celebri e importanti artiste che hanno contribuito, attraverso la fotografia, allo sviluppo e alla diffusione di questa vera e propria arte. L’esposizione delle fotografie è stata curata da Giuliano Sergio, è promossa dal Polo Museale della Campania, da sempre sensibile a manifestazioni di questo genere, con la fattiva collaborazione degli Incontri Internazionali d’Arte e della Galleria Massimo Minini. foto cameronLa mostra allestita a Villa Pignatelli, presenta un corpus di circa 90 opere di queste tre artiste (trenta immagini per ciascuna) che, nate in epoche completamente diverse, non si sono mai conosciute, ma che tuttavia ciascuna di esse ha narrato con lucida realtà, le problematiche e le difficoltà della propria epoca, vissute in prima persona con un ‘autonomia espressiva, che le ha rese famose nella storia della fotografia. Nata a Calcutta nel 1815, Julia Margaret Cameron, nella sua nuova ricerca pittorialista, che prende le mosse e si struttura intorno a canoni classici, introduce un nuovo concetto di fotografia che si oppone all’assoluta nitidezza dell’immagine fotografica. Infatti, dopo aver sperimentato anche con obiettivi imprecisi una messa a fuoco approssimativa, inventa la cosiddetta fotografia “flou”, una delle tecniche che sarà maggiormente usata da molti suoi successori. Si tratta, in definitiva, di fotografie ottenute con il nostro classico filtro “diffusore”, una sorta d’immagine “onirica”, tale da rendere la stessa quasi opaca e imperfetta, ma molto affascinante per i ritratti fotografici. Nonostante le forti critiche che le furono rivolte, la Cameron resta senza dubbio una delle fotografe più importanti e innovatrici del XIX secolo. florence-henri-2Con il suo inconfondibile stile, riprende i volti d’importanti personaggi dell’epoca, da John Herschel (che con l’iposolfito di sodio, bloccò l’annerimento dei granuli d’argento nelle stampe fotografiche) a Robert Browing, da Frederic Watts a Charles Darwin. Di epoca completamente diversa, infatti Florence Henry nasce a New York nel 1893, musicista e pittrice, frequenta nel corso della sua vita i più importanti personaggi della avanguardie storiche, come il Dadaismo, e il Surrealismo, tra questi Klee, Kandisky, Arp e i coniugi Delanuay, immortalando i loro volti attraverso ritratti fotografici che esprimono un linguaggio decisamente vivo ed estremamente articolato. Con l’uso dello specchio, sperimenta un nuovo tipo di fotografia, il cosiddetto “doppio” che frammenta l’immagine proprio alla maniera “cubista”. Con l’ultima delle tre artiste, arriviamo alla seconda metà del Novecento, infatti, Francesca Woodman nasce a Denver nel 1958, da padre pittore e madre ceramista. Nel 1975 studia alla RISD (Rhode Island school of design) e concentrerà la sua arte fotografica prevalentemente sul corpo e sul rapporto con l’ambiente.  Numerosi e celebri i suoi nudi femminili in bianco e nero, talvolta realizzati a volto oscurato. Resta, senza dubbio, una delle figure più enigmatiche e inquietanti della storia della fotografia, attraverso i suoi numerosi scatti che trasmettono un forte senso di estrema solitudine. Morirà suicida a New York, nel 1981. La mostra dedicata a queste tre importanti figure legate al linguaggio fotografico, è un appassionante viaggio attraverso un mondo che in definitiva non esiste più, quello della fotografia analogica, prima che fosse distrutta o soppiantata dal digitale e la scelta di collegare alla stessa queste tre donne, simili per esperienza lavorativa, ma diverse per natura.

Sarà possibile visitare la mostra fino al Primo maggio 2017, dalle ore 10 alle 17 (martedì chiuso), con il pagamento del biglietto di appena 5 euro.   

- Advertisement -
- Advertisement -
- Advertisement -

Ultime Notizie