venerdì, Aprile 26, 2024

Coronavirus, il nuovo Dcpm per contenere l’emergenza Covid-19

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Ecco quali sono le principali disposizioni emergenza coronavirus valide sull’intero territorio nazionale per contenere il contagio.

Il governo ha pubblicato il nuovo Dpcm nel quale sono indicate le norme per contenere l’emergenza coronavirus. In pratica sono riprese e ampliate le norme già previste nel decreto emesso il 1 marzo ma questa volta sono valide su tutto il territorio nazionale.

Nel testo è confermata la chiusura delle scuole e degli atenei.

Ecco quali sono le principali norme per contenere l’emergenza coronavirus valide sull’intero territorio nazionale.

Tra le misure adottate c’è lo stop a congressi, cinema e teatro fino al 20 marzo. Sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro.

Divieto per accompagnatori dei pazienti di permanenza nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage; limitazione dell’accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti e non, ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

IL TESTO INTEGRALE IN PDF – DPCM del 4.3.2020 _ 16.32 pulito.pdf.pdf

Raccomandazione agli anziani, comportamenti, porte chiuse per lo sport

Sono state date, inoltre, delle raccomandazioni per gli anziani, quelle di rimanere a casa, valide per tutti non solamente per i residenti all’interno della zona rossa
“Raccomandazione a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”.

Vengono consigliati i seguenti comportamenti, per altro già ribaditi in precedenza: “lavaggio frequente delle mani; igiene respiratoria (starnutire o/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro; evitare abbracci e strette di mano; evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive”.

In tutta Italia, vengono prorogate le ‘porte chiuse’ per lo sport fino al 20 marzo. Prevista la “sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei Comuni diversi da quelli” della zona rossa.

Inoltre, si mira a stabilire il divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle Regioni e nelle province delle zone rosse e gialle per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti Regioni e province.

Il decreto prevede che lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono consentiti esclusivamente nel rispetto delle raccomandazioni sanitarie (come il lavaggio frequente delle mani, il mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro, l’evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive).

È stato inoltre raccomandato “ai comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali e associazioni sportive di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all’aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio”.

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