Nella trattoria pizzeria “Ieri, Oggi, Domani” di via Nazionale, seconda tappa del progetto culturale ed enogastronomico “I Viaggi del Gusto e del Sapere”, ideato dal patron Pasquale Casillo e dal critico enogastronomico Giuseppe Giorgio.
C’è un punto in cui il sapere diventa sapore, e il gusto diventa racconto. È accaduto ancora, a Napoli, nella trattoria pizzeria “Ieri, Oggi, Domani” di via Nazionale, seconda tappa del progetto culturale ed enogastronomico “I Viaggi del Gusto e del Sapere”, ideato dal patron Pasquale Casillo e dal critico enogastronomico Giuseppe Giorgio. Stavolta, protagonista assoluto è stato Vico Equense con il suo gioiello più nobile e identitario: il Provolone del Monaco DOP.
Un press lunch d’autore, animato da sapori intensi e presenze illustri. A far vibrare le corde dell’anima e del palato ci hanno pensato, tra gli altri, l’attore Gino Rivieccio, la giornalista e scrittrice Santa Di Salvo, il professor Vincenzo Peretti della Federico II, capace di coniugare rigore scientifico ed emozione nella sua narrazione della geografia umana e produttiva del celebre formaggio, il presidente del Consorzio di Tutela Giosuè De Simone, il dott. Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, e l’ingegnere Pino Coletti, CEO di “Authentico”.

Con loro anche i rappresentanti della famiglia De Gennaro, artigiani del latte da cinque generazioni, il dott. Paolo Cotroneo della Fattoria “La Rivolta”, il manager artistico Lello Gomez, l’avvocato e paroliere Francesco Puglisi, i giornalisti Roberto Esse e Serena Giorgio. Un coro variegato di voci che ha saputo intrecciare cultura, artigianato e memoria, accendendo i riflettori sul genius loci della Penisola Sorrentina. In cucina, le mani sapienti dello chef Antonio Castellano e del maestro pizzaiolo Marco Bustelli hanno trasformato la materia prima in narrazione.
In apertura, un “Padellino a Vico Equense” con Provolone del Monaco “Caseificio De Gennaro”, pomodoro San Marzano, limone di Sorrento e noci della costiera. Poi il “centrotavola pizza a metro”, una Margherita d’eccellenza con fior di latte De Gennaro, basilico selvatico e pomodoro San Marzano, abbinata al Coda di Volpe Sannio DOC Taburno 2024- La Rivolta.
Il viaggio proseguiva con “L’Oro di Napoli”, paccheri di Gragnano con pomodorini gialli, limone candito, pomodorini secchi e scaglie di Provolone del Monaco, esaltati da un altro nettare della Fattoria La Rivolta, il Fiano Sannio DOC Taburno 2018. A seguire, la sorprendente “Cotoletta di formaggio” – “Chiavicone” De Gennaro con peperoncini verdi fritti, abbinata all’intensità dell’Aglianico del Taburno DOCG 2020. Finale eccezionale con altre due creazioni: una pasta e patate al Provolone del Monaco “a sorpresa”, e una candela ripiena di ricotta ricavata dal formaggio, ripassata nello zucchero a velo.
Chiusura con il dolce “Fernando”, crumble di pasta frolla alla salvia e burro dal siero del Provolone, montato al limone: omaggio al fondatore del Caseificio, Fernando De Gennaro. Più che un pranzo, una dichiarazione d’amore per il territorio e per la sua umanità resistente. Un viaggio sapido tra le pieghe della tradizione, dove ogni piatto si fa parola, ogni ingrediente testimonianza. E il racconto continua.