mercoledì, Luglio 16, 2025

A Napoli un doveroso omaggio per i 100 anni di Fanon

100 anni di Fanon: unico omaggio italiano a Napoli. Due giorni dedicati alla figura di Frantz Fanon, intellettuale e storico portavoce del FLN dell’Algeria.

L’università Orientale di Napoli ospiterà, il 26 e 27 giugno prossimi, uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’anno a Napoli, poiché queste sono le uniche due date italiane in cui si omaggeranno i 100 anni dalla nascita di Frantz Fanon, psichiatra e rivoluzionario, storico portavoce del Fronte di Liberazione Nazionale dell’Algeria nella guerra contro il colonialismo francese, profeta del movimento mondiale di decolonizzazione pari soltanto a Malcolm X o a Thomas Sankara.

In presenza della figlia Mireille Fanon Mendes-France, anche lei personaggio notissimo nel mondo per essere delegata ONU in delicate questioni di conflitti internazionali, e direttrice del Centre Frantz Fanon di Londra e Parigi, la JuJu Entertainment di Alessia J. Magliacane ha organizzato con l’Orientale un doppio appuntamento di confronto tra ricercatori di vari Paesi proprio sulla doppia figura di Fanon, psichiatra e rivoluzionario.

Fanon au futur è il tema della prima giornata: il 26 pomeriggio (giovedì) interverranno, assieme ai già citati Alessia e Mireille, Gina Annunziata (docente di Cinema all’Orientale, che a Frantz Fanon aveva già dedicato un appuntamento ad aprile scorso) e Miguel Mellino (uno dei principali esperti di Fanon e di Black Marxism, con un volume in imminente uscita).

Inoltre ci sarà anche la partecipazione dello psichiatra Gaetano Romagnuolo: a tal proposito la Fanon era stata peraltro ospite, ma solo in videoconferenza da Parigi, della giornata internazionale dell’associazione lacaniana svoltasi proprio a Napoli a maggio dello scorso anno su iniziativa dello stesso Romagnuolo, con un intervento apprezzatissimo sulla pulsione di morte e distruzione incarnata da Israele.

Il 27 mattina (venerdì) invece, su iniziativa di alcuni docenti tra i quali Valeria Saggiomo e dello rettore stesso dell’Orientale, è previsto un mélange di omaggi al grande Fanon, con la partecipazione di intellettuali e esponenti della politica, delle istituzioni, della cultura, e della società civile napoletana e non solo, tra cui Domenico Ciruzzi, Luigi De Magistris, politologi come Gianfranco Borrelli, Nino Ferraiuolo e Gianfranco Nappi di Critica Marxista, attori emergenti italiani come Mario Eleno, e il grande Peppe Lanzetta, e a distanza un intervento dello psichiatra e speaker radiofonico Rogerio Paz che con Jean Khalfa aveva approfondito alcuni scritti clinici e già politici di Fanon sull’alienazione.

“Con Mireille abbiamo condiviso molte battaglie già in passato – sottolinea la co-organizzatrice dell’evento, Alessia J. Magliacane, docente di Scienze politiche a Parigi e Rio de Janeiro – e non poteva mancare, per la prima volta in Italia, un omaggio importante a una delle figure centrali del secolo scorso e della lotta per la giustizia anche oggi, della quale però mi piace, ad esempio, che venga letta anche la lettera di dimissioni di Fanon come psichiatra, che apre la strada con vent’anni d’anticipo, al movimento istituzionale che in Italia sarà poi portato avanti da Basaglia”.

È importante che si sia scelta proprio Napoli, tiene a enfatizzare Mireille Fanon “Una città a cui sono molto legata per la sua storia resistente e per il suo ruolo nello scenario mediterraneo di avanguardia delle lotte politiche e sociali, per la giustizia e per l’uguaglianza, che candidiamo a portavoce dell’esigenza mondiale di una pace matura e non ingenua, capace di sfidare la pulsione di morte e distruzione che pervade come un virus questo martoriato pianeta”.

 

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