STRANAVITA, quarto album di PeppOh in studio, arriva sul mercato discografico in versione CD Limited Edition, pubblicato da Tendent’s Srl e distribuito su tutte le piattaforme digitali da ADA/Warner. Prodotto da Auxx (Augusto Cozzolino) e Calmo (Luigi Ferrara) con i featuring di Ghemon, Calmo e Ugo Crepa e masterizzato da Raffaele “R-Masterlab” Rossi, STRANAVITA si conclude con uno degli ultimi scritti di Mario Paciolla: sulla coda del brano “Dall’altra parte del mare”, che chiude la tracklist, si sente un’“interferenza” e PeppOh recita la poesia di Mario, come un messaggio che arriva da un’altra dimensione, per tenerne viva la sua memoria e infondere speranza.
I brani di STRANAVITA, scritti e musicati in tre anni e mezzo di lavoro, propongono un racconto sulla vita chein un attimo può portare in Paradiso e, un secondo dopo, condurre negli abissi più cupi degli Inferi. Il racconto, prima di entrare nella tracklist, inizia già dalla copertina del disco. «Il concept della cover è quello di cercare sé stessi, guardarsi dentro, cosa che accade sempre meno ma inconsapevolmente più spesso di quanto si creda, la coscienza non ci abbandona mai anche se le diamo le spalle – racconta PeppOh –. Qua c’è un “vecchio PeppOh” che guarda il “nuovo PeppOh” con orgoglio, lo sorveglia in questa sua maturazione artistica.
C’è un evidente cambio di stile che, però, si incontra nello specchio, simbolo del cambiamento solo esterno con un’identità che resta sempre la stessa». Il titolo STRANAVITA racchiudetutto il significato dell’album e riassume gli ultimi anni di vita vissuta da PeppOh, pieni di emozioni e ambiguità, di buio e di ricerca della luce.
Il sound di STRANAVITA sfugge a una catalogazione precisa e propone sonorità soul, rap, pop, accenni dijazz e testi molto vicini al vasto mondo del cantautorato. «L’intento di Auxx, Calmo e mio era quello di non rinchiudersi in un unico genere musicale per non diventare cliché di sé stessi e per non ingabbiare un soundfiglio delle influenze di Pino Daniele, Enzo Avitabile, Eduardo De Crescenzo e ispirato, sul piano spirituale e lirico, anche da artisti come Kendrick Lamar – prosegue PeppOh –. L’obiettivo di STRANAVITA è darespazio alla musica, al suo valore sonoro e concettuale per uscire da quella condizione ormai “plasticosa”, fatta in serie assecondando il mercato discografico o per “animare” i social; ispirare, risvegliare le coscienzee lasciare una traccia netta nel cuore e nell’anima dell’ascoltatore, proponendo concetti e sonoritàqualitativamente elevati tentando di rialzare il livello artistico generale».
Ascolta il disco
L’album STRANAVITA è composto da 13 tracce.
In “Solite storie”, con Ghemon in versione r’n’b, c’è la narrazione di un amore che finisce ma non finisce il bene e non va via il ricordo di quanto di buono c’è stato. Con “Sottovoce” arriva l’amore viscerale e passionale. Si raccontano la depressione e le sue sfumature in “Raramente” e c’è la narrazione della solitudine, dell’abbandono, di alcune dipendenze e del modo in cui PeppOh ha combattuto un suo stato di malessere interiore che potrebbe anche essere allargato a una generazione intera con i brani “Silhouette”, “Cerchi di fumo” e “Senza parlà”.
Ad aprire la tracklist è “Pecché”, uno sfogo personale sulla questione musicale attuale e sulle tante domande che un artista si pone senza mai avere risposte ma trovando una propria “morale fiabesca” verso la fine del brano, frutto della sensibilità e della ricerca interiore.
Si parla di identità nel brano “Nei miei panni” con una strofa di Ugo Crepa. Con una leggera e amara ironia, l’artista si esprime nei confronti di una platea che sembra sempre sapere tutto e quindi non vuole approfondire argomenti e conoscenza in “Che te ne fott’e sapè” insieme a Calmo.
In “Ghetto Lullabay” c’è una sorta di storytelling urbano figlio del rap nudo e crudo, un racconto quasi “gangsta” della sua periferia, in cui PeppOh mette tutto sé stesso e lascia un testamento artistico e di risveglio spirituale a chi lo ascolta.
In “Good vibes” si ritrova la voglia di lasciarsi alle spalle tutta la negatività vissuta e in “Pigliete ‘e suonn’” e “Dall’altra parte del mare” c’è la speranza di una vita migliore attraverso la potenza e la magia di riuscire ancora a sognare.
«È stata dura dare alla luce questo lavoro discografico ma ora è qui, è vostro e spero che STRANAVITA possa fare, a modo suo, una piccola rivoluzione», conclude PeppOh.