venerdì, Aprile 26, 2024

Referendum Catalogna, vince il “SI”. Scontri in piazza, 844 feriti

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Il ‘no’ ha ottenuto il 7,8%. Chiusi dalla polizia 400 seggi. Scontri in piazza, 844 feriti. Il presidente catalano: “Brutalità ingiustificate, pessima immagine della Spagna”.

Il ‘si’ ha ottenuto il 90% dei voti al referendum sull’indipendenza catalano, secondo i dati resi pubblici dal portavoce del governo catalano Jordi Turull. Al voto hanno partecipato 2,2 milioni di elettori, sui 5,3 chiamati alle urne. catalognaIl ‘no’ ha ottenuto il 7,8%.  Migliaia di sostenitori dell’indipendenza, radunati in Plaza Catalunya,  hanno esultato all’annuncio dei risultati mentre sulla centralissima pizza di Barcellona sventolavano un mare di bandiere ‘stellate’ dell’indipendenza catalana. Ma purtroppo la festa ha avuto un triste epilogo. La polizia spagnola è entrata in azione a Barcellona facendo irruzione in diversi seggi per impedire le operazioni di voto. Cariche anche in diversi punti della città: secondo il governo catalano i feriti sono oltre 844. Il sì avrebbe raccolto quasi il 90% ma al voto si è recato solo il 41% degli aventi diritto. Il portavoce del governo catalano ha aggiunto che 400 seggi, corrispondenti a 770 mila elettori, sono stati chiusi dalla polizia spagnola, che in molti casi ha sequestrato le urne. catalognaIl presidente Carles Puigdemont ha annunciato che trasmetterà i risultati del voto al parlamento nei prossimi giorni. La normativa approvata in agosto, e sospesa dalla corte costituzionale spagnola, prevede fra l’altro che l’assemblea possa dichiarare l’indipendenza della Catalogna dopo 48 ore. Ci sarà uno sciopero generale in Catalogna martedì per denunciare la repressione dello stato spagnolo. Lo ha annunciato in Plaza Catalunya Jordi Cuixart, presidente di Omnium, con l’Anc una delle due grandi organizzazioni della società civile indipendentista. “I catalani sono stati ingannati e chiamati a partecipare a una mobilitazione illegale. Mi spiace per la frustrazione di queste persone, ma le richieste politiche non possono venire dalla rottura della legalità. Voglio dire a tutta la Spagna che la maggior parte dei catalani non ha partecipato alla sceneggiata degli indipendentisti e ha ignorato la convocazione alle urne. Hanno saputo mettersi dalla parte della democrazia. Voglio ringraziare quest persone“. Ha aggiunto il premier spagnolo Mariano Rajoy. catalognaRingrazio le forze di sicurezza dello Stato che hanno tenuto fede agli obblighi e rispettato il mandato della Giustizia davanti ad un attacco così grave alla nostra legalità“. Così il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv dopo il voto in Catalogna. La partecipazione dei chiamati al voto catalani – ha spiegato il portavoce – avrebbe potuto raggiungere “almeno il 55%” in “condizioni diverse”, cioè senza l’intervento nei seggi della polizia spagnola. Le schede conteggiate, 2,262 milioni, rappresentano circa il 42,2% dei 5,3 milioni di aventi diritto. Ma secondo Turull altri 770mila elettori erano iscritti nei 400 seggi chiusi dalla polizia. La maggior parte delle persone contrarie all’indipendenza si ritiene non abbiano votato. Oggi il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy presiederà la direzione del partito popolare per analizzare le iniziative degli indipendentisti in Catalogna e le ultime dichiarazioni del presidente catalano Carles Puigdemont.

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