mercoledì, Maggio 8, 2024

Napoli, incredibile a piazza Mercato: un maxi-torneo di calcetto in strada

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: polemiche per un assembramento verificatosi nella serata del 15 giugno in piazza Mercato (dove è andato in scena un maxi-torneo di calcetto). Le scuse degli organizzatori: “Volevamo ricordare gli amici morti”.

È polemica per quanto accaduto in piazza Mercato a Napoli nella serata di lunedì 15 giugno, quando è andato in scena un vero e proprio maxi-torneo di calcetto, con centinaia di persone ammassate dietro le transenne improvvisate (chiaramente senza rispetto del distanziamento sociale) ad assistere a partite cui hanno partecipato decine di calciatori amatoriali.

Come riporta “Il Mattino”, numerosi sponsor hanno distribuito gratuitamente piccola pasticceria e rosticceria d’asporto agli astanti, non sono mancati fuochi d’artificio, presentatori, madrine e i cantanti neomelodici che hanno animato le persone accorse per assistere all’evento. Tutto è stato mostrato sul profilo Instagram del torneo (sul quale alcuni volti noti- tra cui Paolo Cannavaro, ex capitano del Calcio Napoli- hanno lanciato messaggi di saluto).

Senza dimenticare che l’improvvisato campo da calcetto è stato realizzato nella parte di piazza da poco completata dopo le polemiche per il blocco del cantiere Unesco. Per tracciare le linee del campo, infatti, sono stati imbrattati gli antichi basoli vesuviani con vernice bianca.

Inevitabili le scuse da parte degli organizzatori: “Abbiamo organizzato un memorial “I guaglioni npont o vico” per i nostri amici scomparsi -dichiara a “Il Mattino” Francesco, uno degli organizzatori- Ragazzi normali, cresciuti con me nei vicoli del Lavinaio, lo facciamo da 20 anni e non era mai successo nulla. La nostra è una manifestazione pacifica. Lo sappiamo, abbiamo sbagliato, abbiamo sottovalutato la situazione, e per questo abbiamo commesso un errore. Ma non siamo malavitosi, siamo solo degli amanti del pallone”.

Non c’era alcun permesso per tenere una manifestazione pubblica: “Non abbiamo chiesto niente a nessuno, istituzioni e forze dell’ordine non sapevano niente -prosegue- Se lo avessero saputo non si sarebbe giocato. E infatti quando sono arrivati i Carabinieri abbiamo fermato tutto. Non volevamo sfidare né le forze dell’ordine né lo Stato. Appena abbiamo capito il pasticcio che avevamo combinato, abbiamo smantellato tutto”.

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