Il patrimonio culturale del Museo del Mare in un ricco e prestigioso volume di Antonio Mussari. E’ stato presentato allo spazio culturale Blu di Prussia di via Filangieri a Napoli.
di Carlo Farina – Presso lo Spazio Culturale Blu di Prussia, a Napoli in via Filangieri 42, Giuseppe Mannajuolo e l’Associazione Amici del Museo del Mare, coordinati dalla giornalista Eleonora Puntillo, hanno presentato alla stampa e al pubblico presente, un prezioso volume dal titolo emblematico Il patrimonio culturale del Museo del Mare di Napoli di Antonio Mussari. La presentazione di questo bellissimo libro, molto accurato e riccamente illustrato, ha senza dubbio una valenza doppia. Infatti, il volume rappresenta non solo lo sforzo prezioso e unanime di un gruppo di volontari che si adoperano affinché il Museo del mare cresca e fruisca sempre più, ma è allo stesso tempo anche testimonianza importante e fondamentale di storie di mare, che custodiscono e tramandano un patrimonio, di viaggi, di migrazioni e di scoperte, che vanno sempre e costantemente valorizzate. Artefice di tale nobile iniziativa il prof. Antonio Mussari che, con una laurea in fisica e un lungo percorso d’insegnamento in vari Istituti di Istruzione Superiore, decide di fondare nel 1992, il Museo del Mare di Napoli. Sotto la sua severa e attenta direzione, questo museo è oggi una realtà viva e produttiva dove si organizzano periodicamente mostre, convegni e attività divulgative. Nel 1992 è stato riconosciuto Museo di valore scientifico e tecnico dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, ed è stato inserito di diritto nella Guida dei Musei Navali, e riconosciuto come Museo d’interesse regionale. Una realtà importante e di grande spessore culturale, come ha sottolineato la preside dell’Istituto Nautico Duca degli Abbruzzi, dott.ssa Laura Elvira Romano, la cui collaborazione con il museo, che lo ospita, è totale. Infatti, gruppi di ragazzi preparati e motivati dell’Istituto Nautico, accompagnano da sempre i visitatori in un percorso didattico fatto di storia, arte e cultura. Tre importanti parametri che sono stati ripresi dall’intervento della dott.ssa Raffaella Salvemini, primo ricercatore ISSM del CNR di Napoli che, con un piccolo atto di orgoglio, ha ricordato che già nel 1767 a Napoli fu fondata la prima scuola nautica e più tardi Ferdinando di Borbone organizzò una serie di scuole proprio di questa natura. Il laboratorio inserito all’interno del Museo è stato invece “raccontato” dall’intervento dell’Ing. Navale Claudio Pensa che ha illustrato alcuni caratteri formativi di tale operazione attraverso la conservazione, valorizzazione e divulgazione del Museo del Mare. Infine il prof. Tonino Troiano, docente di navigazione presso questo istituto, ha illustrato alcuni caratteri peculiari del volume di Mussari attraverso la proiezione d’interessanti immagini circa l’uso di alcuni sofisticati strumenti di bordo che ogni imbarcazione deve possedere secondo un ben preciso codice di navigazione. Tuttavia l’importanza di saper usare un sestante o una carta nautica resta una priorità assoluta e insostituibile.
Il Museo del Mare di Napoli (via Pozzuoli, 5 – Napoli) è visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalla 15:00 alle 18:00. Mentre il sabato l’ingresso è consentito dalle 9:00 alle 13:00 e la domenica dalle 10.00 alle 13:00.