sabato, Dicembre 14, 2024

Manovra finanziaria, ecobonus sui conti correnti: ci saranno sgravi per le neo mamme?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ecobonus: la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo propone sgravi fiscali per le neo mamme in modo da evitare che lascino il lavoro. Scontro M5S-Pd.

Il Governo lavora sulla prossima manovra economica, tra modifiche ed emendamenti. In particolare, come riporta “Il Mattino”, in Commissione finanze della Camera i relatori al decreto fiscale hanno presentato un pacchetto di emendamenti che, se approvati, potrebbero portare delle novità rilevanti per chi deciderà di accedere agli ecobonus.

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha annunciato l’intenzione di presentare un emendamento per evitare che le neo mamme lascino il lavoro. La proposta prevede che, estinto il periodo di 24 mesi in cui opera il divieto di licenziamento della lavoratrice-madre al rientro dalla maternità, per i datori di lavoro che le mantengono in servizio viene previsto un esonero contributivo del 100% di tre anni. Per il Pd, si rischierebbe però di premiare proprio quei datori di lavoro che spingono le donne a licenziarsi. Per Catalfo si tratta invece di una misura da inquadrare più correttamente nel sostegno alla natalità.

Sugli ecobonus per installare una nuova caldaia, pompe di calore o pannelli fotovoltaici, già con il decreto crescita il Governo aveva dato la possibilità alle imprese di effettuare uno sconto in fattura ai clienti del 65%, sgravio fiscale che il cliente stesso riceverebbe dallo Stato in dieci anni come restituzione di imposta nelle dichiarazioni dei redditi. Ora questa possibilità viene allargata.Manovra finanziaria, ecobonus sui conti correnti: ci saranno sgravi per le neo mamme?

Chi deve ristrutturare un appartamento e vuole approfittare dell’ecobonus, potrà decidere di indicare un conto corrente sul quale verrà riconosciuto il credito per l’intero bonus decennale e sul quale, anno dopo anno, verranno versate dallo Stato le rate del bonus.

In tal modo, si potrebbero ad esempio allargare gli sgravi per le ristrutturazioni anche ai cosiddetti “incapienti”, coloro che hanno redditi bassi e non pagano imposte e, dunque, non possono nemmeno ottenere i rimborsi.

Inoltre, il provvedimento può favorire la cessione del credito alle banche, per cui chi non ha soldi a sufficienza per la ristrutturazione, potrà farseli anticipare da un istituto di credito, che potendo contare su rimborsi diretti su un conto corrente dedicato avrà più facilità a concedere il prestito.

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