lunedì, Aprile 29, 2024

La Chiesa di San Potito, nel cuore di Napoli, finalmente restaurata

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Restituita, dopo un accurato lavoro di restauro, ai fasti di un tempo, oggi la Chiesa di San Potito è diventata un luogo di arte e cultura ad opera dell’Associazione “Ad Alta Voce Ets” fondata e presieduta dal M° Carlo Morelli.

Presentata questa mattina, 5 aprile 2024, alla stampa il lungo e accurato lavoro di ristrutturazione e restauro, della monumentale e “nascosta”

La Chiesa di San Potito, nel cuore di Napoli, finalmente restaurataChiesa di San Potito, in via Salvatore Tommasi 1, praticamente di fronte la Galleria Principe Umberto e a due passi dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che finalmente è stata restituita ai fasti di un tempo ed oggi, è uno straordinario e significativo luogo di arte e cultura e che sarà dedicato proprio a questo, grazie all’impegno e alla cura dell’associazione culturale e musicale Ad Alta Voce Ets, fondata e presieduta dal maestro Carlo Morelli, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, che da anni si adopera per promuovere eventi di carattere culturale coinvolgendo prevalentemente i giovani, la nostra preziosa forze del futuro.

Questo straordinario, difficile e accurato lavoro di recupero è stato presentato in conferenza stampa dal delegato arcivescovile Servizio per l’edilizia di Culto e direttore dell’Ufficio Beni Culturali Arcidiocesi di Napoli Padre Giacomo Equestre, dal maestro Carlo Morelli, dall’architetto Daniela Rinaldini, dall’amministratore delegato Giovanni Donzelli della società Edildovi che ha effettuato il restauro della facciata, e dal referente stakeholder Region Sud UniCredit Angelo Giovanni Pinto.

La Chiesa di San Potito, nel cuore di Napoli, finalmente restaurataLa Chiesa di San Potito, chiusa dal terribile sisma del 1980, viene affidata nel 2017 da Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe al maestro Morelli, al quale viene dato il compito di realizzare un progetto di restauro architettonico, strutturale e artistico di uno dei meravigliosi luoghi dell’immenso patrimonio culturale di Napoli. Morelli accetta la sfida, intuendo la potenzialità e la magia di questa chiesa, dove, tra le macerie, subisce il fascino delle opere di Nicolò De Simone, Giacinto Diano, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Pacecco De Rosa e Domenico Mondo, custodite nelle varie Cappelle ai lati della navata centrale. La situazione prima del restauro era disastrosa e problematica, con vari nidi di colombi, per esempio e con numerose infiltrazioni di acqua, tutte risolte con successo.La Chiesa di San Potito, nel cuore di Napoli, finalmente restaurata

Terminati i lavori di ristrutturazione e restauro di cappella, sacrestia e facciata, la Chiesa di San Potito diventa subito fervente centro culturale con corsi di formazioni sull’arte e sull’architettura sacra destinati a giovani studenti che vogliono specializzarsi nella valorizzazione e promozione di beni artistici-sacri; laboratori di teatro e tecnico del suono per detenuti affidati e ragazzi provenienti da contesti socio-economici svantaggiati; un calendario di eventi aperti a cittadini e turisti, come la mostra immersiva di Claude Monet, la mostra immersiva di Vincent van Gogh, il concerto del compositore e musicista statunitense William James Basinski, il concerto di musica barocca con Mariagrazia Schiavo.

La Chiesa di San Potito, a cura dell’associazione Ad Alta Voce Ets, ha ospitato, inoltre, eventi solidali per Caritas e Save The Children. Questo luogo meraviglioso è anche il quartier generale del Coro della Città di Napoli, ideato e diretto dal maestro Morelli, che, con 16 voci (soprani, mezzosoprani e tenori) e 7 musicisti, ha creato That’s Napoli Live Show, uno straordinario progetto musicale, che propone coinvolgenti mash up tra grandi classici della canzone napoletana e hit internazionali con “Tammurriata Nera” e “Eye of the tiger” dei Survivor, “’O surdato innamorato” e “Roxanne” dei Police, “Comme facette mammeta” e “Hit the road Jack!” di Ray Charles, “’O Sarracino” e “I will survive” di Gloria Gaynor, “Reginella”, “I want to break free” dei Queen e “Dancing Queen” degli Abba, “Luna rossa” e “Mas que nada” di Sergio Mendes.

Il prossimo appuntamento con That’s Napoli Live Show, promosso e sostenuto dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, è in calendario giovedì 25 aprile, alle 20.00. Ingresso gratuito.

Eventi in programma nella Chiesa di San Potito:

  • martedì 23 aprile, alle 18.00, presentazione del libro “La vicina di Zeffirelli” (De Nigris Editori) di Gaia Zucchi;
  • venerdì 3 maggio e sabato 4 maggio, alle 20.00, concerto That’s Napoli Live Show;
  • sabato 11 maggio, alle 18.00, presentazione del libro “Approposito d’amore. Incontri sorprendenti nell’era del dating online” (De Ferrari Editore) di Antonio Tortolano.

L’associazione Ad Alta Voce Ets, che nel 2017, ha ottenuto l’accreditamento dalla Regione Campania per l’erogazione di corsi di Alta Formazione, che consentono lo sviluppo professionale e la crescita culturale dei giovani talenti nell’ambito delle Performing Arts, ha una forte vocazione sociale, operando anche fuori dalle mura della Chiesa di San Potito con progetti di formazione, come il corso professionale di tecnico del suono per i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, realizzato grazie al contributo di UniCredit, attraverso il Fondo Carta Etica.

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