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Giornata Mondiale del Cuore, misurazione gratuita del colesterolo

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“Nel cuore di Napoli”: il 4 ottobre Novartis dà appuntamento ai cittadini napoletani in Piazza Ugo La Malfa per le misurazioni gratuite del colesterolo e per una mostra fotografica dedicata al benessere del cuore.

Un intervento su misura quello realizzato per la popolazione napoletana che mercoledì 4 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29/9), potrà sottoporsi alla misurazione gratuita del colesterolo.

In pochi minuti, tramite un prelievo ematico ottenuto pungendo il polpastrello, si potranno conoscere i livelli del profilo lipidico presso il gazebo di Piazza Ugo la Malfa (dalle 10 alle 18) e ritirare il materiale informativo sulla prevenzione cardiovascolare.

“L’importanza di un’adeguata prevenzione e di una conoscenza del proprio rischio cardiovascolare rappresenta un’iniziativa altamente meritoria alla quale abbiamo voluto garantire subito il nostro sostegno – dichiarano Mario Casillo e Massimiliano Manfredi Consiglieri regionali della Regione Campania – perché quando si parla di salute è fondamentale parlare anche di educazione alla salute e dei corretti stili di vita. Promuovere una cultura della salute e dei corretti stili di vita è fondamentale”.

Un appuntamento che rientra nella campagna di sensibilizzazione di Novartis per sostenere l’importanza del monitoraggio del profilo lipidico come uno dei principali strumenti di prevenzione per le malattie cardiovascolari.

Un obiettivo che risulta non essere facile, considerando che nella Regione Campania circa il 60% dei pazienti non controlla adeguatamente i valori della colesterolemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali e circa l’80% della popolazione di 18-69 anni non ha mai misurato il livello di colesterolo.

“La Regione Campania nella piena implementazione delle attività rivolte alla prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari sostiene le iniziative pubbliche e private che possono apportare il benessere di salute per i propri cittadini. Diviene prioritario il monitoraggio dei parametri come il colesterolo – commenta Ugo Trama, UOD Politiche del Farmaco e dispositivi Regione Campania – anche attraverso progetti come quelli che si svilupperanno con la farmacia dei servizi e con la diagnostica di prossimità che i Medici di Medicina Generale metteranno in campo. Maggiori saranno i professionisti della Sanità coinvolti, maggiore sarà la minimizzazione del rischio cardiovascolare”.

Nella stessa giornata, dalle 16 alle 18 c/o il Tiempo Centro Congressi a pochi metri dal gazebo, sarà possibile visitare gratuitamente un’interessante mostra fotografica con gli scatti del fotografo partenopeo Mario Spada. Attraverso un percorso educazionale, alcuni esperti del cuore spiegheranno i parametri fondamentali per una corretta prevenzione cardiovascolare e come tenere sotto controllo il colesterolo cattivo.

I numeri della salute cardiovascolare In Campania, in Italia e nel mondo

In Campania nel 2020 sono stati registrati oltre 20.000 decessi provocati dalle malattie cardiovascolari e circa il 60% dei pazienti campani non controlla adeguatamente i valori della colesterolemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali, mentre i decessi per le malattie del sistema circolatorio, che rappresentano il principale motivo di ricovero, superano le 20.000 persone all’anno.

Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi la prima causa di morte nell’adulto7 di cui il 30% ascrivibile a una condizione di trombosi o di aterosclerosi della parete arteriosa (cardiopatia ischemica, l’ictus ischemico e l’arteriopatia periferica). A livello globale, 1/3 delle cardiopatie ischemiche è attribuibile a ipercolesterolemia che è responsabile di 4,4 milioni di decessi all’anno.

“Preoccupa la quota significativa di casi attribuibili a condizioni trombotiche o di aterosclerosi in cui l’ipercolesterolemia – spiega Pasquale Perrone Filardi, Docente ordinario di Cardiologia, direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente Società Italiana di Cardiologia (SIC) – rappresenta un fattore di rischio chiave. Le malattie cardiovascolari si confermano purtroppo come la principale causa di morte nel mondo, provocando più decessi di tutti i tumori. Gli strumenti e l’innovazione a disposizione consentono di intervenire preventivamente su circa l’80% degli eventi cardiovascolari. Perseverare con sforzi collettivi di attività di sensibilizzazione contribuisce a ridurre l’incidenza di rischio e salvare molte vite”.

Il nuovo modello della Campania per la gestione del paziente

Numerosi studi hanno stabilito il ruolo centrale dell’ipercolesterolemia nello sviluppo delle malattie cardiovascolari, dimostrando l’esistenza di una relazione tra colesterolemia, mortalità e incidenza delle malattie cardiovascolari. Le anomalie del metabolismo lipidico, in particolar modo i livelli elevati di colesterolo LDL, giocano un ruolo cruciale nel determinare le malattie cardiovascolari, costituendo il maggior fattore di rischio.

Livelli elevati di colesterolo, in particolare di colesterolo LDL (LDL-C), aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e ictus. Il monitoraggio costante del colesterolo è dunque fondamentale, soprattutto quando i suoi livelli sono più elevati rispetto alla quantità necessaria che può essere metabolizzata con successo da parte del nostro organismo, come confermato anche dalle linee guida EAS/ESC.

“Nella nostra regione è già delineato un nuovo modello per la gestione del paziente con ipercolesterolemia e questo grazie all’accesso accelerato alle cure e all’ottimale gestione del paziente non a target sul territorio. Il paziente con ipercolesterolemia – continua Franco Guarnaccia, cardiologo e Presidente dell’Associazione Regionale Cardiologi Ambulatoriali Regione Campania (ARCA) – ha la necessità di mantenere sempre sotto controllo i livelli di colesterolo e diventa strategico un approccio che integri l’ospedale e il territorio. Innumerevoli i benefici che ne conseguono, analizzati anche in un studio su oltre 3 mila pazienti in cui è emerso un considerevole aumento di pazienti a target terapeutico che, nel caso di soggetti a rischio alto raggiungevano il 90% e per quelli a rischio molto alto, il 60% dei pazienti”.

La sfida di ridurre e sostenere i livelli di colesterolo

Nonostante si tratti del fattore di rischio cardiovascolare più facilmente modificabile, ottenere una riduzione efficace e sostenuta nel tempo dei livelli di colesterolo LDL è ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio non sono in grado di ridurre il loro LDL-C ai livelli raccomandati.

Uno scenario confermato anche dal rapporto OsMed 2022 che ha evidenziato come solo il 43,6% della popolazione in trattamento con ipolipemizzanti, è aderente alla terapia, riportando inoltre che questa si riduce nel tempo a causa della complessità del regime terapeutico e degli effetti indesiderati.

Tra i temi importanti per il successo della riduzione del rischio cardiovascolare, si inseriscono anche quello dell’aderenza e della persistenza alla terapia, i quali, insieme alla prossimità e alla territorialità, sono al centro del nuovo assetto della Sanità disegnato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per affrontare la sfida della cronicità.

Pensando al futuro del nostro Paese e a come potenziare uno stato di buona salute collettiva, è giunto il momento di prendere seriamente in considerazione le patologie croniche – conclude Paola Coco, Country Head Medical Affairs di Novartis in Italia – che in Europa sono all’origine dei maggiori oneri sanitari, spesso evitabili. Come Novartis siamo convinti che mettere al centro il tema della prevenzione, sia attraverso programmi di sensibilizzazione, sia dando particolare attenzione alle fasce di popolazione più esposte a rischio con azioni più mirate come gli screening, significhi non solo garantire il diritto alla salute, ma anche costruire una società che non lasci indietro nessuno”.

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