sabato, Novembre 9, 2024

Covid 19, stato di emergenza prorogato fino al 31 luglio: ecco le principali regole

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Con un nuovo Dpcm il Governo proroga lo stato di emergenza Covid 19 fino al 31 luglio: resta l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, ancora stop a fiere, sagre e discoteche.

Attesa oggi in Parlamento la presentazione da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, del nuovo Dpcm che proroga al 31 luglio le misure anti Covid 19. Tra le principali regole da seguire, resta innanzitutto l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, anche dove non è possibile garantire il distanziamento. Le parole chiave restano dunque mascherina, distanziamento di un metro tra le persone, igiene frequente delle mani.

Secondo il Governo, la curva epidemica non consente allentamenti, come era stato programmato nel provvedimento attualmente in vigore e in scadenza oggi. La scelta è invece stringere proprio su quelle misure che secondo gli scienziati hanno consentito soprattutto nelle ultime settimane di contenere la diffusione del virus.

Come riporta “Corriere.it”, nel nuovo provvedimento sarà ribadito che per entrare negli uffici pubblici, nei negozi e nei centri commerciali la mascherina deve essere indossata correttamente (coprendo dunque anche il naso). L’obbligo continuerà a valere anche al ristorante quando ci si alza per andare alla cassa oppure al bagno, quando si entra nelle palestre prima di cominciare l’allenamento, dal parrucchiere o nei centri estetici, negli ambulatori pubblici o privati, nelle strutture sanitarie. Rimane l’imposizione per musei, cinema, teatri, oltre che su treni, autobus, metropolitane.

Gli addetti alle vendite nei negozi, i ristoratori e i camerieri non potranno toglierla mai. In caso di ricevimenti sarà obbligatoria per chi gestisce il catering mentre gli ospiti potranno toglierla, ma solo se staranno a distanza di sicurezza dagli altri. Il personale degli uffici pubblici non potrà toglierla, così come quello sanitario.

Ancora stop a fiere, sagre e discoteche

La mancata garanzia di rispettare il distanziamento in quei luoghi dove alto è il rischio di assembramenti ha spinto il governo a posticipare ancora il via libera a fiere, sagre, eventi pubblici e discoteche al chiuso. Sembra quindi scontato che almeno per altre due settimane rimarrà in vigore il divieto, a meno che non siano le Regioni ad autorizzare la riapertura (ovviamente a seconda della curva dei contagi).

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