venerdì, Aprile 26, 2024

Camorra, le mani del clan dei Casalesi sulla Toscana: 34 arresti

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Le indagini hanno riguardato numerosi investimenti immobiliari e commerciali effettuati da professionisti ritenuti contigui ad ambienti di criminalità organizzata che facevano riferimento al clan dei Casalesi.

Trentaquattro persone sono state arrestate nel corso di un’operazione condotta dai militari del Comando Provinciale di Firenze e dello Scico di Roma della Guardia di Finanza, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Le misure prevedono 4 arresti in carcere, sei ai domiciliari e 15 misure di interdizione personale con divieto di svolgimento di tutte le attività inerenti l’esercizio di imprese ed il sequestro preventivo agli indagati di beni e disponibilità, anche per equivalente, per circa 8,3 milioni di euro. I reati contestati sono l’associazione per delinquere, il riciclaggio, l’autoriciclaggio e il reimpiego, l’intestazione fittizia di beni, l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con l’aggravante di cui all’art 416 bis – 1 c.p., per aver favorito l’associazione camorristica del clan dei Casalesi.

Oltre alle responsabilità penali delle persone fisiche, vengono contestati illeciti per fatti dipendenti da reato a 23 persone giuridiche. Le attività sono state eseguite nelle province di Firenze, Lucca, Pistoia, Treviso, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Roma, Isernia e Caserta, con la collaborazione dei Reparti del Corpo competenti per territorio e del Roan di Napoli.

Le indagini hanno riguardato numerosi investimenti immobiliari e commerciali effettuati nel 2016 nella provincia di Siena da due commercialisti campani, affiancati, tra gli altri, da un architetto fiorentino, originario del casertano, ritenuti contigui ad ambienti di criminalità organizzata che facevano riferimento al clan dei “Casalesi”.

Gli approfondimenti e le investigazioni hanno permesso di rilevare che soggetti collegati al clan, attraverso molteplici società operanti nei settori immobiliari e commerciali, avevano reimpiegato ingenti disponibilità finanziarie di provenienza delittuosa in attività imprenditoriali ubicate anche sul territorio toscano.

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