L’ Associazione Genitori Insieme Onlus a sostegno dei piccoli pazienti oncoematologici: una borsa di studio al Pausilipon per migliorare la qualità dei concentrati piastrinici. Il Progetto si chiama “Buffy Coat”.
La necessità di un continuo miglioramento della qualità delle trasfusioni, ha indirizzato l’impegno dell’ospedale Pausilipon di Napoli, ad aumentare la produzione di emocomponenti che siano sicuri e con caratteristiche di alta resa per i piccoli pazienti.
L’impegno è stato speso in particolar modo per i concentrati piastrinici, poiché la costituzione di una dose terapeuticamente efficace si ottiene da unità derivanti da donatori diversi, quindi con un maggiore rischio infettivologico e immunologico per i trasfusi. Con questo obiettivo, una borsa di studio, sostenuta dall’associazione Genitori Insieme, ex-Carmine Gallo, è stata destinata a un giovane e volenteroso tecnico di laboratorio, Luciana de Tommaso, che ha lavorato in collaborazione con una équipe formata da tecnici e medici.
Abbiamo chiesto a Luciana di raccontarci la sua esperienza.
“Tutto è iniziato col volontariato in ospedale, prima presso l’ospedale Rizzoli di Ischia e poi presso il Santobono, dove preparavo i farmaci per i bambini. Poiché c’era carenza di personale mi proposero di spostarmi al trasfusionale del Pausilipon. Avevo fatto la tesi proprio nella produzione di emocomponenti. Quando si dice il destino, no? Conobbi il dr. Ripaldi e, insieme ad altri medici, cominciammo a lavorare per capire come standardizzare il metodo di produzione dei concentrati piastrinici. Siamo stati anche al Cardarelli per imparare da loro, per vedere come facevano. Per ottenere il buffy ci abbiamo messo mesi. Fino ad allora le piastrine erano state prodotte da singola sacca di sangue, con una resa bassa. Inoltre, i donatori di piastrine non sono tantissimi e la procedura di preparazione è lunghissima. Ogni risultato che riuscivamo ad ottenere era una conquista ed era l’entusiasmo che ci spingeva a non mollare. Poi ho conosciuto l’associazione Carmine Gallo, oggi Genitori Insieme, ed è cominciato il progetto.”
Cosa ha significato, per te, lavorare in un ospedale per malattie onco-ematologiche come il Pausilipon?
“Quando ero volontaria al Santobono, lavoravo agli emocromi e ai quadri proteici. Lì sapevo bene che erano esami di un bambino, ma pensavo che potevano essere stati richiesti per una varicella, una gastroenterite, una febbre alta. Qui al Pausilipon quando vedo un nome, so perfettamente di cosa si tratta…quando poi il nome è sempre lo stesso, è peggio, perché penso che quel bambino è ancora in ospedale, non è stato dimesso. Quando invece un nome lo vedo ogni tanto, oppure le provette arrivano dal day hospital, allora mi consolo, pensando che si tratta solo di un controllo.”
Come ci si difende da tutto questo?
“Sorridendo e sperando di essere d’aiuto ai bambini col mio lavoro.”
Quando la borsa di studio finirà, cosa succederà al progetto?
“Continuerà qualcun altro,” ci ha risposto con un sorriso.
Ed è proprio il dr. Mimmo Ripaldi, direttore di UOC Oncoematologia Pediatrica SIT e Trapianto Midollo Osseo Oncologia Pediatrica U.O.S.D. D.H. Oncologico, a spiegarci il valore del progetto:
“Grazie alla borsa di studio di ‘Genitori insieme’,– ci ha detto- è stato possibile standardizzare la tecnica per ottenere prodotti di qualità, non solo rispettando le indicazioni di numero dei concentrati piastrinici, definite per legge, ma si è potuto migliorare qualitativamente la donazione per vitalità e funzione delle piastrine, possibilità che è stata verificata con la risposta più rapida dei piccoli pazienti.”
Un po’ di storia
L’impiego clinico delle piastrine è iniziato prima degli anni ’50 con la somministrazione di sangue intero fresco, unica risorsa disponibile all’epoca, di piastrine vitali e funzionali. Successivamente, si passò all’impiego di plasma ricco di piastrine, ottenuto per centrifugazione del sangue intero. L’utilizzo pratico di tali prodotti era però gravemente limitato da problemi di sovraccarico circolatorio per il paziente.
Tra il 1950 e il 1960 furono introdotti i primi metodi preparazione dei concentrati piastrinici (CP), mediante centrifugazione differenziata che hanno portato, grazie all’evoluzione della tecnologia e alla più approfondita conoscenza delle caratteristiche metaboliche di queste cellule, alla standardizzazione di tecniche sempre più affinate come quella messa a punto presso l’ospedale Pausilipon.
L’associazione “Carmine Gallo” oggi ‘Genitori Insieme onlus’
Nata nel 1990, è un’associazione di genitori che, facendo tesoro della propria esperienza, si sono uniti per ottenere miglioramenti nelle cure e nella degenza dei propri figli. Dall’aprile 2004 è diventata una onlus cioè “organizzazione non lucrativa di utilità sociale”. Questo significa che tutti i fondi, provenienti da diverse attività di raccolta, non costituiscono un utile per l’associazione o per i suoi associati, ma vengono utilizzati per gli scopi che l’associazione si è proposta e cioè:
-sostenere la formazione e l’aggiornamento dei medici e degli infermieri;
-garantire una maggior presenza di medici e di infermieri in ospedale, per favorire il miglior andamento di tutta la struttura, tramite elargizione di borse di studio annuali;
-sostenere i piccoli pazienti e le loro famiglie lungo tutto il percorso terapeutico, prestando attenzione alle loro esigenze e ai loro bisogni, per rendere meno duro il dramma della malattia e la permanenza in ospedale.