Universiadi 2019: bisogna trovare una rapida soluzione al problema principale, quello del villaggio olimpico. Possibile la nomina di un supercommissario.
Domani, giovedì 12 luglio, sarà una giornata cruciale per le Universiadi. Si terrà infatti un vertice a Roma in cui si deve trovare una soluzione al problema principale di Napoli 2019: quello del villaggio olimpico. Come riporta “Il Mattino”, non c’è ancora un accordo tra Comune, Regione e i vari protagonisti dell’organizzazione dell’evento sportivo di risonanza mondiale. Intanto i sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Pina Castiello accelerano per la nomina di un supercommissario per salvare la manifestazione. In tal senso, c’è già stato un incontro a Palazzo Chigi tra lo stesso Giorgetti e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. La posizione del Coni è netta: sul villaggio olimpico per Napoli 2019 si punta tutto sulle casette prefabbricate nella Mostra d’Oltremare, come da progetto già approvato. Una tesi sostenuta dalla Fisu (la federazione internazionale degli sport universitari), dal Comune di Napoli e dal commissario per le Universiadi Luisa Latella. Opposizione invece da parte della Regione Campania, con il governatore Vincenzo De Luca che ritiene uno scempio installare prefabbricati in un’area vincolata di interesse artistico, storico e monumentale come la Mostra.
Universiadi, 290 milioni di motivi per farle svolgere a Napoli
Bisogna far presto, soprattutto perché manca meno di un anno all’inizio delle Universiadi, la cui trentesima edizione si svolgerà dal 3 al 14 luglio 2019. Portare l’evento a Napoli ha significato un enorme investimento: 20 milioni di euro sono stati versati dalla Regione alla Fisu, da aggiungere ai 270 milioni (170 regionali e 100 del Poc Università) sempre destinati alla Campania e investiti per il rifacimento degli impianti sportivi napoletani e campani e l’organizzazione dei giochi universitari. Per un totale di 290 milioni di euro: un eventuale flop di Napoli 2019 significherebbe dunque un buco economico enorme, oltre che la perdita di un’occasione di sviluppo per la città partenopea (come recentemente sottolineato anche dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone).