sabato, Dicembre 13, 2025

Il Trianon Viviani con la seconda parte di stagione tra memoria, note e nuove visioni

Al via la seconda parte della stagione al Trianon Viviani, con la direzione artistica di Marisa Laurito. 

Al Trianon Viviani prende forma la seconda parte della stagione “appassiunata”, un mosaico di teatro, musica, comicità e proposte speciali che conferma la vocazione del palcoscenico di Forcella a presidio vivo della cultura napoletana. Marisa Laurito, giunta al suo sesto anno di direzione artistica, delinea un percorso ampio, consapevole della storia del luogo e proteso a una comunità sempre più vasta.

«In questa seconda parte di stagione, ho cercato di diversificare le scelte per andare incontro alle richieste di un pubblico più vasto», ha affermato dopo aver rivolto i suoi ringraziamenti al cda del teatro e alla Regione Campania, unendo a ciò gli auguri al nuovo Governatore Roberto Fico «essendo certa che avrà a cuore di valorizzare questo teatro storico».

Il cartellone attraversa i territori della tradizione, della drammaturgia d’oggi, della musica popolare e contemporanea, includendo stand up comedy e burlesque. Una stagione bis che dal 2 gennaio al 17 maggio 2026 custodisce la memoria e la rilancia, rendendo omaggio a Roberto De Simone e a James Senese attraverso iniziative e un concerto commemorativo.

Tra gli appuntamenti spiccano la prima esecuzione moderna del “Barbiere di Siviglia” diretto da Benedikt Sauer con l’ensemble Mercadante e il dittico “Oltre l’8 marzo”, che propone “Doppio specchio” di Anita Mosca e il musical “Camicette bianche” di Marco Savatteri.

Dopo la “Cantata dei Pastori” con Peppe Barra, la programmazione accoglie ventuno titoli: Benedetto Casillo con “Caviale e lenticchie”; Massimo Venturiello in “Chicchignola”; Luca De Lorenzo in “Stand up Opera”; Gino Rivieccio con “Inciuci del golfo in salsa piccante”; Marco Zurzolo in “Dint’ ’o scuro”; Egidio Carbone Lucifero in “Vito Carnale”; Raffaella Tirelli con “Voyageburlesque”; Oscar Di Maio in “È asciuto pazzo ’o parrucchiano”; Silvia Priori e Roberto Carlos Gerbolès in “Tango di periferia”; Gianluca Guidi con “Sinatra the man and his music”; Maria Letizia Gorga in “Mademoiselle Guaglione”; Antonella Stefanucci con “L’Artista incompresa”; “Le stagioni della Canzone napoletana” di Leonardo Ippolito; Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo in “Matteotti. Anatomia di un fascismo”; Stefano Sarcinelli con “Felice, io?”; Tommaso Bianco in “Filumena Marturano”; Gianfranco Gallo in “Misantropolis”; Massimo Lopez e il suo “Show”; “Storie di Donne e Madonne” coordinato da Marisa Laurito; “Dodici cartoline da Napoli” di Gino Aveta; Peppe Lanzetta in “Figlio di un Bronx minore”.

Ampio anche il fronte musicale, con diciassette serate: da Luca ’o Zulù Persico e Caterina Bianco a Enzo Decaro con Ànema, da Frida Bollani Magoni ai Guarracini, dagli Osanna a Francesca Marini, fino ai 99 Posse. La seconda parte di stagione trova il suo epilogo con la “Festa della Posteggia napoletana”. La stand up comedy vede protagonisti Gianpaolo Gambi e Ciro Giustiniani, completando un itinerario che restituisce il respiro multiforme del teatro di Forcella.

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