martedì, Luglio 1, 2025

Il Trasporto Pubblico Locale verso una mobilità intelligente e condivisa

L’Ing. Luca Brancaccio, Direttore Generale di AMC SpA e Componente del C. di A. di ANM SpA anticipa il futuro del Trasporto Pubblico Locale nelle città.

Nel futuro prossimo il concetto di Trasporto Pubblico Locale dovrà per forza di cose mutare.

Non più limitato ad un autobus o ad un treno che percorre una tratta fissa, ma dovrà evolvere in una rete fluida, intelligente e sostenibile, capace di rispondere in tempo reale ai bisogni delle persone e soprattutto dell’ambiente.
Con l’impiego delle nuove tecnologie, il sistema TPL dovrà essere capace di auto-riprogrammarsi dinamicamente in base ai flussi di persone, agli eventi urbani, ai picchi di inquinamento.

Niente più orari fissi, ma corse on demand coordinate da algoritmi predittivi, intelligenza artificiale e dati in tempo reale raccolti da smartphone, sensori urbani e infrastrutture digitali. Un TPL intelligente e adattivo è parte integrante dell’ecosistema urbano digitale.
La sostenibilità, pertanto, non sarà più solo una scelta, ma una condizione di esistenza del TPL. Veicoli elettrici, a idrogeno, autonomi e condivisi popoleranno le strade, alimentati da energia rinnovabile locale. I centri urbani saranno zone a zero emissioni, dove i mezzi pubblici silenziosi e connessi dialogheranno con semafori, reti energetiche e cittadini per ottimizzare consumi, tempi e comfort.
In tale contesto e nel nuovo paradigma, l’utente non è un passeggero passivo, ma un attore centrale della mobilità. Con un’unica app potrà pianificare, prenotare e pagare il viaggio, combinando autobus, bike sharing, treni locali, navette autonome e perfino tragitti a piedi o in carpooling. Tutto sarà interoperabile, flessibile e accessibile anche a chi ha esigenze particolari (anziani, disabili, famiglie).
Ma il futuro del TPL non può essere solo una questione tecnologica, ma anche culturale. Serve una nuova visione politica, capace di superare i modelli del secolo scorso basati su auto privata e urbanizzazione diffusa. Le città dovranno essere ripensate a partire dalla mobilità: più dense, più verdi, più vivibili. Il TPL sarà la spina dorsale della città post-automobile.
In conclusione: non solo trasporto, ma infrastruttura sociale. Il TPL del futuro prossimo non trasporterà solo persone, ma opportunità, inclusione, giustizia sociale e benessere ambientale. Sarà uno spazio pubblico in movimento, connesso con scuole, luoghi di lavoro, sanità e cultura.
In questo scenario, innovare il TPL significa progettare il futuro stesso della società urbana.

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