Polselli alla FIPAN 2025: l’eccellenza italiana della farina conquista il Brasile tra formazione, tradizione e visione internazionale.
Dalle antiche terre del Lazio, dove la farina prende forma tra tradizione e innovazione, parte un viaggio che attraversa i continenti per approdare nelle grandi capitali del gusto internazionale. Un viaggio appassionante e prezioso che collega l’antico comune di Arce in provincia di Frosinone, dove nasce la farina Polselli, alle grandi metropoli del mondo.
E oggi, quel viaggio – fatto di grano, sapere e passione – è giunto fino a San Paolo del Brasile, dove la storica azienda italiana è stata tra le protagoniste indiscusse della FIPAN 2025, la più importante fiera sudamericana dedicata alla panificazione, pasticceria e food service, svoltasi all’Expo Center Norte.
In un contesto sempre più globale e competitivo, la presenza di Polselli a questo evento si è rivelata molto più di una semplice partecipazione fieristica: è stata una dichiarazione di intenti, un manifesto di qualità, formazione e visione imprenditoriale aperta al mondo.
Con una strategia raffinata e perfettamente calibrata, l’azienda ha scelto di presentarsi a FIPAN 2025 con due anime complementari. La prima, autenticamente tecnica, ha preso forma nello stand Fermentação Natural, uno spazio interamente dedicato alla formazione professionale e alla cultura dell’impasto.
È qui che si sono tenute le masterclass gratuite più attese dai professionisti del settore, con focus su pizza napoletana e romana. A incantare i presenti, tra farine, profumi di cottura e gesti sapienti, anche una lezione magistrale sulla vera pizza napoletana guidata da Peterson Secco, istruttore AVPN e coordinatore dei corsi dell’Associazione Verace Pizza Napoletana in Brasile.
Parallelamente, Polselli ha consolidato la sua rete commerciale attraverso la partecipazione allo stand Nita Alimentos, area istituzionale condivisa con il partner brasiliano d’eccellenza. Questo spazio è stato un vero e proprio hub per distributori, operatori del settore e professionisti desiderosi di entrare nel circuito di distribuzione nazionale delle farine Polselli, apprezzate per la loro costanza, purezza e resa ottimale.

A testimoniare l’impegno dell’azienda e la sua strategia di internazionalizzazione, alcune delle figure chiave del gruppo hanno portato con sé competenza e carisma. Per Polselli, erano presenti Diego Altieri, Export Manager per l’America Latina, e i due tecnici specializzati Riccardo Pace, esperto di pizza romana, e Stefano Angelone, maestro della pizza napoletana. Sul fronte brasiliano, per Nita Alimentos, hanno dato volto e voce alla partnership il CEO Claudio Irie, il Direttore Commerciale Jorge Gondim e il Coordinatore Tecnico Alexandre Setta.
Centrale nella proposta Polselli è stato il ricco programma formativo articolato in quattro incontri tematici, che hanno spaziato dagli impasti ad alta idratazione all’utilizzo dei pre-fermenti e del lievito madre, fino alle tecniche di cottura in pala e in teglia. Non potevano mancare le lezioni dedicate agli stili italiani più amati: la pizza napoletana, emblema di tradizione e continua innovazione, e la pizza romana, croccante, leggera e moderna nel gusto.
Un’offerta formativa che ha dimostrato ancora una volta la volontà di Polselli non solo di esportare prodotto, ma di trasmettere cultura. Cultura dell’impasto, del lievito, del tempo. Una cultura fondata sulla continua ricerca, sul rispetto delle materie prime e su quella capacità tutta italiana di trasformare il mestiere in arte.
L’esperienza brasiliana della Polselli non è che l’ultimo tassello di una visione più ampia: portare nel mondo il valore di una tradizione di famiglia che ha saputo evolversi senza mai snaturarsi. In un momento in cui la panificazione e la pizza diventano simboli globali, l’azienda continua a distinguersi con il suo stile inconfondibile: rigoroso ma creativo, antico ma proiettato nel futuro.
Così, dal cuore dell’Italia a San Paolo, Polselli continua a impastare relazioni, a stendere valori, a far lievitare – con passione e coerenza – il prestigio della farina italiana nel mondo.