mercoledì, Maggio 1, 2024

Coronavirus, è corsa allo sviluppo del vaccino. Ma quando arriverà?

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Al momento non esiste un farmaco contro il Covid-19. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, però, ci sono una serie di farmaci, o combinazioni di farmaci, che possono essere testati per curare i malati di coronavirus. E intanto, è corsa allo sviluppo di un vaccino.

La migliore arma per combattere il Coronavirus resta lo sviluppo di un vaccino specifico. Ma i vaccini hanno lo svantaggio che richiedono un periodo molto lungo per essere messi a punto. Perché? Perché serve tempo per dimostrarne l’efficacia e perché serve tempo per produrne una quantità sufficiente a vaccinare ampie popolazioni.

Nel frattempo, però, alcune società del settore stanno percorrendo strade alternative per aiutare i malati. Gilead Sciences, una società americana di biotecnologia che ricerca, sviluppa e commercializza farmaci, giovedì 27 febbraio, ha annunciato il successo degli studi sull’uomo di una medicina sperimentale per il coronavirus.Coronavirus, è corsa allo sviluppo del vaccino. Ma quando arriverà?

Si tratta di Remdesivir, un antivirale ad ampio spettro: iniettato nei pazienti, crea una versione deformata di un nucleotide di cui il virus ha bisogno per replicarsi.

Lo sviluppo di questo farmaco antivirale era iniziato diversi anni fa per combattere malattie infettive, tra cui l’Ebola e la sindrome respiratoria del Medio Oriente Coronavirus (MERS-CoV), che è considerato molto simile al coronavirus COVID-19.

Vaccino Coronavirus: a che punto è lo sviluppo?

Per il vaccino anti coronavirus gli scienziati non partono da zero. Le ricerche erano state avviate ai tempi della Sars (2002-2003) e poi abbandonate, visto che quell’epidemia, all’epoca, si risolse spontaneamente.

Su questo fronte, sono molto attive le piccole società biotech. In prima fila, c’è Moderna, una realtà che sta utilizzando tecnologie vaccinali più recenti, che potrebbero consentire la produzione e lo sviluppo di un vaccino molto più velocemente rispetto alle aziende che utilizzano tecniche più vecchie.

Proprio Moderna Therapeutics, ha annunciato di avere inviato al NIH (il National Institutes of Health, l’agenzia del governo Usa che  sovrintende la ricerca biomedica e la salute pubblica), alcune dosi di vaccino realizzato con RNA del virus. Queste dosi potrebbero essere somministrate a dei volontari in un esperimento sorvegliato che dovrebbe partire in aprile.

Fra le società più impegnate nella ricerca di un vaccino c’è anche il gruppo farmaceutico francese Sanofi. I suoi scienziati stanno lavorando per realizzare proteine, chiamate antigeni, dallo stesso virus. Iniettati nelle persone sane, gli antigeni dovrebbero avviare una reazione del sistema immunitario che dovrebbe sviluppare gli anticorpi per battere il Covid-19.

Intanto, ogni minimo segno che indica l’avvicinarsi dello sviluppo di un vaccino ha grandi ripercussioni sui titoli delle società coinvolte.

È quanto successo nelle ultime ore: poche parole di speranza hanno fatto muovere i flussi di investimento sui mercati. Con Remdesivir, Gilead, per esempio, ha registrato in Borsa un’impennata nelle ultime settimane. Negli ultimi cinque giorni le azioni sono salite dell’8%.

La Borsa ha anche premiato Moderna Therapeutics con un balzo del titolo della società del 30% in pochi giorni (fonte lastampa.it)

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