venerdì, Aprile 19, 2024

Rogo ad Airola: ecco i primi dati sulla qualità dell’aria raccolti dall’Arpac

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Airola: ecco i primi dati rilevati dall’Arpac dopo il rogo verificatosi in un deposito della Sapa (azienda che produce componenti in plastica per il settore automotive).

È entrato in funzione nella serata di ieri il campionatore ad alti volumi di aria che i tecnici del dipartimento Arpac di Benevento hanno posizionato nei pressi del sito colpito da un rilevante incendio nell’area industriale di Airola. I dati del monitoraggio delle diossine disperse in atmosfera verranno diffusi non appena disponibili.

Stamattina la direzione tecnica dell’Agenzia (UOC Reti di monitoraggio e Centro meteorologico e climatologico) ha esaminato il quadro complessivo dei dati meteo e di qualità dell’aria disponibili, riferiti alla giornata di ieri.

L’incendio ha determinato la formazione di una colonna di fumo nero che, trasportata da una sostenuta ventilazione generalmente da NE, si è propagata verso SO raggiungendo anche l’area metropolitana di Napoli. Tale ventilazione, per lo più forte, continuerà anche nella giornata di oggi contribuendo a disperdere eventuali sostanze inquinanti ancora presenti nell’aria ambiente.Rogo ad Airola: ecco i primi dati sulla qualità dell’aria raccolti dall’Arpac In tutta l’area interessata le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno registrato superamenti dei limiti di legge in nessuno dei parametri normati. In concomitanza con l’incendio alcune stazioni, per le quali si dispone del dato orario, hanno fatto registrare per alcune ore un significativo aumento della concentrazione del particolato.

In particolare nella stazione che si trova presso il Museo Nazionale di Napoli le concentrazioni di PM10 hanno raggiungo il maggior valore orario pari a 114,8 µg/m3 – microgrammi per metro cubo (PM2.5: 94,1 µg/m3). Picchi meno elevati ma comunque significativi sono stati rilevati nelle stazioni di Pomigliano d’Arco (35,5 µg/m3, PM2.5: 34,6 µg/m3) e di Napoli Ferrovia (60,8 µg/m3, PM2.5: 41,9 µg/m3).

In tutti questi casi la situazione è rientrata rapidamente e le concentrazioni medie giornaliere di particolato di ieri sono rispettivamente 22,6 µg/m3, 16,2 µg/m3 e 20,3 µg/m3, quindi al di sotto del limite di 50 µg/m3 che la norma stabilisce non debba essere superato più di 35 volte nel corso di un anno civile.

È importante osservare che i temporanei aumenti della concentrazione oraria del particolato descritti sopra si registrano anche, e non di rado, in altre situazioni in assenza di incendi, per cui il legame tra questi temporanei aumenti e l’incendio di Airola, ancorché possibile, non è comunque certo. La ventilazione sostenuta da grecale continuerà per tutta la giornata di oggi, favorendo la dispersione degli inquinanti.

Per integrare le informazioni fornite dalla rete di monitoraggio, nel corso della giornata odierna è prevista l’attivazione, nei pressi del sito dell’incendio, di un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria, nell’ottica di valutare eventuali effetti persistenti nell’area più immediatamente interessata dall’evento. Il laboratorio mobile si affianca alla strumentazione già attiva (tra cui il campionatore per il monitoraggio delle diossine). Sul sito arpacampania.it verranno pubblicati tutti gli aggiornamenti relativi alle attività in corso.

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