Botta e risposta tra Berlusconi e Renzi dopo le parole del Cav di questa mattina. Il segretario del Pd: “Via il Jobs Act? Sara’ contento il nordest”.
“Sarà contento il nordest, il mondo produttivo. Vorrei vedere che ne pensano gli imprenditori di tornare al mondo del lavoro del passato”. E’ la replica a stretto giro di Matteo Renzi a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital alle parole di Silvio Berlusconi, rilasciate ai microfoni di Radio Anch’io questa mattina. Quando il Cavaliere ha affermato di voler eliminare il Jobs Act in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.
“Il Jobs Act ha dato una spinta alla ripartenza, ma non è sufficiente. Prima di noi la situazione era di vera emergenza. Per colpa di Berlusconi e della Lega siamo finiti a un passo dalla bancarotta”. “E – ha proseguito Renzi – non so come possa Berlusconi negare la realtà dei fatti. Aveva promesso un milione di posti di lavoro, ma quelli li abbiamo realizzati noi. Lui alla prova del governo ha fallito”.
“La priorità deve essere aiutare le famiglie, mettendo loro piu’ soldi in tasca. Ci sono – ha poi proseguito – tre ipotesi in campo: il modello francese di quoziente familiare, l’assegno familiare generale e infine quello indirizzato ai singoli minori”. Sull’Irpef, il segretario del Pd conferma di come si parli di ridurre le aliquote. “Cinque sono troppe, una è poca e non è giusto fare la flat tax”.
Da Renzi è arrivato anche un appello a LeU: “In Lombardia e nel Lazio – ha evidenziato – abbiamo due ottime candidature. Spero che Grasso faccia convergere il suo movimento su queste due ottime persone”.
E ancora: “Non facciamo la campagna elettorale sul canone. Il Pd punta a tornare a Palazzo Chigi – ha detto Renzi – non alla guida di Agicom”. “La questione del canone mi serve per lanciare il tema dell’evasione fiscale con Berlusconi e Salvini”.