Prof accoltellata: una “questione d’onore” dietro l’incredibile episodio accaduto al Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico. Ma la docente difende il ragazzo: “Non è un violento”.
C’è ancora sconcerto per l’episodio accaduto presso l’ITC Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico, dove uno studente di 17 anni ha estratto un coltello e ferito al viso la professoressa di lettere Franca Di Blasio (58 anni), che avrebbe voluto interrogarlo. I Carabinieri e il pm Ugo Miraglia hanno ricostruito l’accaduto all’interno dell’aula, in cui era presente anche un docente di sostegno, Luciano Mongillo. Come riportato da “Il Mattino”, l’uomo ha cercato di difendere la collega e, quando ha visto la sua guancia squarciata, ha cercato di bloccare il braccio del ragazzo. A quel punto, Rosario (questo il nome dell’alunno) gli ha intimato di farsi da parte, minacciando di colpire anche lui con la lama. L’alunno ha parlato di una questione d’onore, dicendo che voleva “graffiare” la prof “per difendere l’onore della nonna”, perché alcuni giorni prima “la Di Blasio l’ha offesa: me lo ha detto un compagno di scuola”. Le parole del ragazzo di Acerra, rinchiuso nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, non sembrano mostrare pentimento per quanto fatto, ripetendo inoltre più volte con tono sfidante “devo pagare”: nessun pensiero per le condizioni della prof accoltellata. Il 17enne è crollato solo quando gli hanno detto che sarebbe andato in carcere. Prima di quel momento, Rosario si è più volte contraddetto, dicendo prima che il coltello fosse sotto il banco, poi di averlo trovato all’esterno dell’istituto. Nella giornata di oggi, la prof Di Blasio dovrebbe essere dimessa dall’ospedale di Maddaloni. La docente è ancora scossa ma è incredibilmente decisa ad assumere le difese del ragazzo (che aveva ricevuto anche numerose note sul registro). “Torno a scuola appena possibile – ha detto Franca Di Blasio– ma Rosario non deve essere punito, chi lo punisce fa male a me. Per quanto si rifiutasse di studiare, non avrei mai immaginato che avrebbe fatto una cosa simile”. Al Majorana-Bachelet, il personale adesso ha paura e chiede il metal detector, mentre a scuola si è tenuto un consiglio straordinario con i ragazzi, che hanno condannato con forza il comportamento di Rosario. E questo è certamente un buon segnale per il futuro, anche se il problema della sicurezza all’interno degli edifici scolastici deve restare all’ordine del giorno.