Per tre tempi la Carpisa Yamamay Acquachiara ha giocato un’ottima gara, riuscendo anche a staccare i giallorossi.
Daniele Bianco e Alessio Nicolai, gli arbitri di questa partita, hanno messo a dura prova i loro fischietti. Giustificato l’uso praticamente senza interruzione: messi da parte i convenevoli con la premiazione dei quattro ex biancazzurri Cupic, Luongo, Sanges e Scotti Galletta da parte di Franco Porzio, presidente dell’Acquachiara, il derby campano sin dalle prime battute è stato una vera e propria battaglia in acqua, con colpi spesso al di là delle righe.
Il primo a farne le spese è stato Vincenzo Tozzi, messo subito fuori gioco: il capitano biancazzurro ha riportato una ferita sopra lo zigomo. Non concluderanno la partita anche Baldi e Fortunato, espulsi per reciproche scorrettezze alla fine del terzo tempo.
Ha vinto Salerno, meritatamente. Ma per tre tempi la Carpisa Yamamay Acquachiara ha giocato un’ottima gara, riuscendo anche a staccare i giallorossi (8-6) con una rete in superiorità di Pasca e una controfuga vincente di Baldi, proprio i due ex giallorossi.
Ma da quel momento i padroni di casa hanno smarrito la via della porta salernitana, difesa peraltro molto bene da Santini, e la squadra di Citro ha piazzato un break di 0-7 sfruttando molto bene le superiorità, a differenza dei biancazzurri che hanno sbagliato le ultime sei a loro disposizione. Top scorer dell’incontro Michele Luongo, che ha fatto meglio d’ogni altro la parte dell’ex.
“Nel complesso i ragazzi hanno giocato una buona gara, in particolare nei primi tre tempi – ha detto Mauro Occhiello -.Poi a lungo andare la stanchezza si è fatta sentire, complici la perdita di vari giocatori. Abbiamo perso subito Tozzi, in particolare, per un colpo che andava sanzionato diversamente. Ripeto, sono soddisfatto, considerato anche che avevamo di fronte una squadra di valore, costruita per vincere il campionato”.