sabato, Novembre 9, 2024

Napoli, multe “pazze” nel Centro storico: i cittadini saranno costretti a presentare ricorso

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Comune di Napoli: Per le circa 200mila multe comminate a cittadini ignari nelle aree pedonali del Centro storico tra giugno e ottobre 2020 è stato proposto di bloccare le notifiche dei verbali, fornendo ai cittadini un elemento utile nei ricorsi agli organi competenti.

Dopo l’approvazione da parte della Giunta comunale, lo scorso 9 giugno, della delibera numero 234 relativa alle problematiche relative alle multe elevate nelle aree pedonali provvisorie istituite con la delibera 169 del 29 maggio 2020, la commissione Infrastrutture, trasporti pubblici e mobilità, presieduta da Aniello Esposito, ha svolto un approfondimento con l’assessora alla Polizia locale Alessandra Clemente, con l’assessora al Commercio e alle attività produttive Rosaria Galiero, con l’assessore alla Mobilità Marco Gaudini e con il direttore generale Giuseppe Imperatore. Molti rilievi critici sono emersi dal confronto, per un documento che, secondo la Commissione, non fornisce risposte concrete ai cittadini che hanno ricevuto le sanzioni senza alcuna responsabilità.

Un tema di estrema delicatezza, ha introdotto il presidente Esposito, sul quale la commissione Infrastrutture, trasporti pubblici e mobilità ha espresso numerose riserve, e che ora richiede da parte dell’Amministrazione comunale parole di chiarezza. Il direttore generale Giuseppe Imperatore ha ricostruito l’istruttoria svolta a seguito di specifico incarico ricevuto dal Sindaco, riportata nella relazione finale integrata nella delibera 234.

Si è cercato di capire cosa sia accaduto nel periodo che va dal 6 giugno 2020 al 31 ottobre 2020, l’arco temporale indicato dalla delibera che istituiva le aree pedonali provvisorie “Centro Antico”, “Mezzocannone” e “Piazza del Gesù”. E di spiegare come sia stato possibile arrivare all’impressionante numero di procedimenti verbali elevati ai varchi di accesso in così poco tempo: 187.080 verbali. Un numero al quale vanno aggiunti – ha precisato Imperatore – 11.654 verbali relativi a targhe straniere o a residenti all’estero, per un totale che sfiora le 200.000 unità, circa 1264 infrazioni al giorno. Numeri neanche paragonabili a quelli elevati nelle restanti otto aree pedonali istituite in città per lo stesso periodo: circa 67.000.

In termini di incassi, ha precisato Imperatore, al 19 maggio 2021 sono stati pagati 26.637 verbali, per un totale di circa 2 milioni di euro, a fronte di una previsione di incasso di 13.190.000 euro. Cosa è accaduto? Nella redazione della relazione, il Direttore generale ha analizzato gli aspetti normativi della vicenda, ha tenuto conto delle linee guida ministeriali e delle sentenze del Giudice di Pace che, nel frattempo, venivano prodotte a seguito dei ricorsi dei cittadini; confronti sono stati fatti anche con ANM, che ha materialmente installato la segnaletica. Parallelamente, è stata fatta una ricerca attraverso “Google Street View” per comprendere la collocazione della stessa che, in effetti, è risultata non adeguatamente avvistabile in alcuni varchi in particolare, come quello di Via del Sole. Rilevate inoltre incongruenze negli orari riportati sulle paline, almeno per i varchi di via Mezzocannone e via del Sole.

A fronte di questo non è stato tuttavia possibile, sul piano giuridico, revocare o annullare né il provvedimento, né i verbali che, in base a una circolare del Ministero degli Interni del 1995, sono un atto esclusivo del verbalizzante, che escono dalla sua disponibilità una volta redatti e rientrano nelle competenze di altri organi, come la Prefettura e il Giudice di Pace. Imperatore ha quindi illustrato i correttivi per scongiurare in futuro eventi simili e parlato di necessari e doverosi provvedimenti consequenziali che l’Amministrazione e gli Uffici dovranno adottare a tutela degli interessi del Comune e dei cittadini verbalizzati.

Un punto significativo che testimonia la vicinanza dell’Amministrazione ai cittadini che in modo non colpevole sono stati verbalizzati. Così l’assessora Clemente ha descritto il provvedimento adottato dalla Giunta il 9 giugno 2021 che, grazie alla relazione del Direttore generale, prende atto di una illegittimità sopravvenuta che consente ora di bloccare le notifiche dei verbali, fornendo ai cittadini un elemento utile nei ricorsi agli organi competenti. Clemente ha quindi annunciato l’istituzione di uno sportello dedicato a questa problematica, per seguire, caso per caso, i cittadini nel loro iter amministrativo.

L’assessora Galiero ha rivendicato lo spirito con il quale è stata a suo tempo adottata la delibera 169, che intendeva realmente andare incontro ai cittadini dopo il durissimo periodo del primo lockdown. È una vicenda che ha tuttavia mostrato una serie di limiti amministrativi e contrattuali e la difficoltà che spesso si incontra nel far collimare questi aspetti con l’indirizzo politico dato dalla Giunta, ma ha assicurato che ogni sforzo è stato fatto per risolvere la questione e che, in ogni caso, è previsto un fondo a garanzia sulla non certa esigibilità delle entrate previste.

Anche l’assessore alla Mobilità Gaudini ha evidenziato che la relazione tecnica del Direttore generale pone un rimedio su questioni che hanno rappresentato delle criticità, e testimonia che l’Amministrazione si è mossa per rispondere alle sollecitazioni poste all’unanimità con la mozione del Consiglio comunale: ora tocca ai Servizi provare a risolvere queste criticità con i cittadini.

Si è svolto un lungo dibattito nel corso del quale il consigliere Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha parlato di vera e propria “fuffa” riferendosi al provvedimento dell’Amministrazione: c’è stata una evidente violazione di legge, ha precisato, rispetto agli obblighi di pubblicità previsti dalla L. 241/1990 e non si capisce perché non si sia deciso per l’annullamento d’ufficio del documento originario. Si registrano inoltre, a un anno di distanza, ancora problemi sulle notifiche e non vengono fornite risposte chiare su come verranno tutelati gli interessi dei cittadini, costretti comunque a fare ricorso. Una presa in giro, ha concluso, che non risarcisce chi ha già pagato e non persegue chi aveva la responsabilità di attuazione del provvedimento. Alla richiesta del consigliere di conoscere il parere dell’Avvocatura sulla vicenda, il direttore generale Imperatore ha chiarito che l’Avvocatura ha ritenuto che non sussistessero motivi di illegittimità necessari per l’annullamento dell’atto. Brambilla ha infine invitato l’Amministrazione a monitorare la situazione che si sta verificando al varco telematico di Via Brombeis, dove ancora si registrano criticità.

Una valutazione nel merito del provvedimento assolutamente negativa, ha evidenziato Nino Simeone (Misto), che non risolve il problema e testimonia il pessimo servizio reso ai cittadini nonostante gli impegni assunti dal Sindaco. Ci si aspettava risposte chiare, invece viene scaricato sui cittadini l’onere di nominare un legale per veder tutelati i propri diritti: una pagina bruttissima della quale l’intera Amministrazione è responsabile.

Pur prendendo atto della bontà della delibera che istituiva le aree pedonali provvisorie, non si può negare la gestione “disastrosa” della sua applicazione, ha evidenziato Mario Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra – Ecologista e Democratica). Tutto viene ora rimandato al contenzioso, esponendo i cittadini a lunghe e dispendiose procedure. C’è poi un nodo tutto politico, ha concluso, che riguarda il non aver ammesso con un atto dell’Amministrazione comunale che quello era un provvedimento sbagliato nella forma e nella sostanza, per quanto buono fosse il suo fine. Una brutta vicenda, che chiude un mandato amministrativo con un’azione pesante verso i cittadini, che almeno ora vanno chiamati, convocati, seguiti, senza aspettare che si presentino spontaneamente allo sportello che si intende istituire.

Maria Caniglia (Misto) ha condiviso le criticità sollevate e ha evidenziato la totale mancanza di concretezza nelle risposte fornite ai cittadini. Se questo è il massimo sforzo compiuto dall’Amministrazione per risolvere la questione delle multe nelle Ztl del cento storico, ha concluso il presidente Esposito, si tratta di una soluzione del tutto insoddisfacente per la Commissione: aspettiamo l’istituzione dello sportello per vedere quali sviluppi avrà la vicenda.

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