Napoli: da giovedì 20 luglio nuove opere teatrali all’Orto Botanico

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Napoli: da giovedì 20 luglio nuove opere teatrali all'Orto Botanico

Napoli. Da giovedì 20 luglio in scena “Novecento” di Alessandro Baricco e “L’ultimo viaggio di Sindbad” di Erri De Luca all’Orto Botanico.

Una fiaba struggente, amara, dolcissima, la Cena con delitto e un racconto di mare e di vita animeranno, da venerdì 20 a domenica 23 luglio 2023 alle ore 21.00, l’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli nella quarta settimana di Brividi d’Estate 2023, ventiduesima edizione della storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli.

Nata da un’idea di Annamaria Russo, la rassegna, fra le più longeve della città, è sostenuta dalla sensibilità e la preziosa collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.

La programmazione vedrà in scena, giovedì 20 luglio, lo spettacolo Novecento di Alessandro Baricco, con Paolo Cresta. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa, una musica che non esiste da nessuna altra parte che non sia l’oceano.

Il suo nome è Novecento, il suo mondo una nave dalla quale non sa scendere, perché oltre quella nave c’è la vita, quella vera.

Venerdì 21 luglio, sarà la volta del terzo appuntamento de La cena con delitto, uno spettacolo gioco che vedrà coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine per tre ore, per indagare e smascherare un diabolico assassino e scoprirne il movente.

È una reincarnazione mediterranea del personaggio delle Mille e una notte L’ultimo viaggio di Sindbad di Erri De Luca, in prima assoluta sabato 22 luglio (in replica domenica 23), che vedrà in scena Marco Palumbo, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Sonia de Rosa, Michele Costantino, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo.

Un marinaio che ha visto ogni tempesta e ogni bellezza è al suo ultimo viaggio. Mestiere spietato il suo, guardiano di una folla ammassata nella stiva. Nemico e custode di un’umanità in fuga, trasporta migratori e migratici verso il nostro Occidente, chiuso a filo spinato.

Sottocoperta un carico di uomini, donne, bambini aspetta di arrivare alle coste italiane. Sono migranti in viaggio, accomunati dalla stessa sorte.

E poi, c’è il mare, con la sua forza terribile, i riti propiziatori e la sua generosità inattesa. Nella stiva chiusa come la notte si masticano preghiere e superstizioni, si fanno riti per allontanare la morte che viene con le onde.

Il viaggio oltre il mare si può compiere solo stringendo la carne di chi si ama. Solo così si può durare oltre il sale che inghiotte i ricordi.