lunedì, Aprile 29, 2024

My Fair Lady all’Augusteo con Autieri e Castiglione

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Al Teatro Augusteo da venerdì 1 marzo “My fair lady”, il celebre musical con Serena Autieri nei panni della sentimentale Eliza Doolittle e con Ivan Castiglione alle prese con il severo professor Henry Higgins.

Aria londinese al Teatro Augusteo, dove da venerdì 1 marzo arriva “My fair lady”, il celebre musical che si guadagnò l’appellativo di “perfetto”. Con Serena Autieri nei panni della sentimentale Eliza Doolittle e con Ivan Castiglione alle prese con il severo professor Henry Higgins, la favola più rappresentata e premiata al mondo, torna in Italia e a Napoli per portare nello spazio di piazzetta duca d’Aosta, fino al 10 marzo, le stesse atmosfere che da oltre settant’anni, insieme a delle melodie divenute immortali, continuano ad affascinare il pubblico di tutto il mondo.

Ed è con queste premesse che lo spettacolo prodotto dalla Rely di Enrico Griselli, ricordando il celebre film del 1964 diretto da George Cukor con Audrey Hepburn e Rex Harrison, a sua volta tratto dall’originario musical del 1956 di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, ispirato all’opera “Pigmalione” di George Bernard Shaw, porta in città un momento di teatro passionale e sognante.

Grazie all’adattamento di Vincenzo Incenzo, alle coreografie poetiche di Gianni Santucci, alle melodie affidate alla direzione del maestro Enzo Campagnoli ed alla supervisione del maestro Maurizio Sansone e grazie ai costumi di Silvia Frattolillo, questa nuova versione di “My fair lady” firmata per la regia dal maestro del light designer A.J. Weissbard, è pronta per generare le emozioni di un musical immortale.

A parlare è la stessa protagonista Serena Autieri alla quale chiediamo quale sarà il carattere della sua Eliza Doolittle e se la stessa avrà un’anima napoletana.

«Ovviamente- ha risposto l’artista e performer – Napoli c’è. Anche se non l’ho potuto interpretare in dialetto il mio personaggio avrà un accento da centro Italia. Durante le prove ho detto spesso che alcune battute sarebbero state perfette in napoletano. Circa il carattere, la mia Eliza sarà una donna lontana dall’essere una vittima piagnucolosa ma incline alla forza e al coraggio. La stessa è animata da un forte desiderio di cambiamento ed il suo destino sarà quello di cambiare anche coloro che la circondano. Un personaggio dalle mille sfaccettature pronto a passare dalla tenerezza della giovane fioraia alla forza di una donna temeraria».

Qual è secondo lei il messaggio lanciato dal suo personaggio?

«Il messaggio di una donna pronta a trasformarsi in un simbolo di riscatto sociale. Una donna che dopo aver incontrato il professore Higgins, riesce a imporsi nella sua vita fino a trasformarlo e a farlo innamorare. Un amore fatto di libertà, scaturito non da quelle apparenze di oggi manifestate soprattutto sui social, ma dall’essere di una persona perbene che pur venendo dalla strada è animata da grandi valori».

Il suo invito per il pubblico napoletano quale potrebbe essere?

«Quello di venire a vedere un favola con la sua morale capace, in maniera moderna, di farci entrare in un mondo diverso e di alleggerirci. Tutti abbiamo bisogno di alleggerirci e “My fair lady”, con le sue canzoni, i suoi messaggi, i suoi 30 artisti e i 110 costumi, è in grado di portarci in un passato magico senza il quale non ci potrà mai essere un futuro».

Infine, ci può parlare del suo compagno di scena Ivan Castiglione e degli altri attori della compagnia?

«Con Ivan è stato un bellissimo incontro di anime, lo conoscevo da tanti anni ma è la prima volta che lavoro con lui. Mi piace il suo affrontare il personaggio con disciplina mostrando il valore di chi dalla prosa passa pure al canto e al ballo. Il suo è certamente un grande Higgins e sono fiera di averlo in compagnia. Così come sono fiera degli altri artisti, tutti rispettosi dei loro personaggi, tra cui l’esilarante Manlio Dovì, nei panni del Colonnello Pickering; il performer Gianfranco Phino, nel ruolo Alfred Doolittle; Fioretta Mari nelle vesti della tagliente Mrs. Higgins; fino ad arrivare a Clara Galante e Luca Bacci nei panni di Mrs. Pearce e Freddy Eynsford-Hill”».

A parlare del suo personaggio è anche il protagonista maschile Ivan Castiglione, al quale chiediamo come ha vissuto il passaggio dal teatro sociale di lavori come “Gomorra” e “Spacciatori” ad un musical che lo impegna anche come cantante.

«Mi sono trovato benissimo- ha risposto l’attore – in un musical con tanti personaggi dalle mille sfumature. Il professore Higgins rappresenta uno dei personaggi più belli della mia carriera. Per quanto riguarda la canzone avevo già cantato in “Spacciatori”. Ritengo la musica uno degli elementi centrali della mia vita ed anche per questa esperienza, a parte il divertimento, ho dato ampio spazio allo studio, alla disciplina e all’amore per la scena».

Come sarà il suo professore Higgins? Si è lasciato influenzare dal Premio Oscar Rex Harrison nei suoi stessi panni nella celebre versione cinematografica del musical?

«Per la mia prova non ho voluto guardare il film. Il mio sarà un Higgins diverso, quasi impacciato, con una predisposizione al nerd. Un uomo attaccato ai suoi studi che tuttavia, mentre insegna fonetica, riceve lezioni d’amore dalla sua allieva Eliza, capace con forza di diventare artefice del suo destino. E ciò fino ad un ribaltamento sentimentale che vede il suo mondo di suoni capitolare dinanzi ad un amore più forte di ogni cosa. Una situazione attualissima che lo porterà a comprendere l’importanza dell’essere rispetto al semplice apparire».

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