Giuseppe Conte: il premier ha incontrato Macron dopo le forti polemiche sul caso Aquarius.
Il vertice di Parigi tra Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron sembra aver mandato definitivamente in archivio le tensioni tra Italia e Francia dopo il caso Aquarius (che aveva messo a rischio l’incontro): “Sono stati giorni un po’ turbolenti -ha detto il premier italiano- ma ci siamo chiariti. Con Macron c’è perfetta intesa”. Un’intesa che ha portato a più punti in comune, come “mettere in sicurezza il sistema europeo con un’unione bancaria e un meccanismo di protezione”, sottolinea Macron. Tema caldo è sempre quello dei migranti, per cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha proposto un asse tra Roma, Berlino e Vienna. Tuttavia, Macron “diffida degli assi, che non hanno mai portato fortuna” e lo stesso Conte auspica la volontà di costruire un unico asse con tutti i Paesi Ue.
Migranti, Conte: “Ripensare concetto primo ingresso”
Il tema dei migranti va di pari passo con quello della richiesta del governo italiano di cambiare il regolamento di Dublino, per cui l’Italia “sta preparando una proposta da condividere con gli altri partner”, dice ancora Giuseppe Conte. In particolare, occorre creare “centri europei nei paesi di partenza e transito per velocizzare l’identificazione dei migranti” e “va rivisto il concetto di stato di primo ingresso”. Sulle polemiche degli ultimi giorni tra Italia e Francia: “Ci sono stati giorni un po’ turbolenti per il caso Aquarius – ha detto Conte – è stato un momento di particolare tensione per l’Italia. Il nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza queste persone, affiancare la nave per evitare che le persone fossero in difficoltà, abbiamo offerto il nostro supporto logistico, il personale sanitario, il vettovagliamento, abbiamo gestito il momento di difficoltà con la massima concentrazione”.
Migranti, Macron: “Trovare soluzione europea”
Il premier francese, Emmanuel Macron, dopo l’incontro con l’omologo italiano Giuseppe Conte, si è soffermato sul tema dei migranti: “L’attuale risposta europea non è adatta. Ha mancato di solidarietà ed efficacia, ma la soluzione non può essere a livello nazionale”. L’Italia ha avuto “arrivi massicci di migranti, ma ridotti del 77% nell’ultimo anno”. Occorre “una risposta umanitaria, che inizi prima che prendano il mare. La risposta comincia non quando i barconi arrivano nelle nostre acque, ma quando quelle donne e uomini sono messi nella condizione di prendere il mare e rischiare la vita” ma “se una nave arriva nelle acque italiane, va rispettato il diritto internazionale. Però serve un approccio cooperativo”.