La stagione 2022/2023 dell’ Elicantropo ha preso il via con “FaustIn And Out” di Elfriede Jelinek, con Marina Bellucci, Mariachiara Falcone, Michela Galise e Serena Mazzei per la regia di Carlo Cerciello.
Dedicandola alla memoria dell’attore Antonio Casagrande e del giornalista e filmmaker Gianni Mattioli, il Teatro Elicantropo presenta la sua 27esima stagione. Un’annata artistica che prosegue il progetto intitolato “La ricerca del tragico ritrovato” e che ancora una volta pone in evidenza la vocazione dello spazio di vico Gerolomini, da sempre teso alla riflessione sul tragico contemporaneo.
Una stagione ricca di novità, quella dell’avamposto culturale capitanato da Carlo Cerciello, che, grazie alla collaborazione della Fondazione Eduardo De Filippo, da quest’anno aggiungerà al suo laboratorio teatrale due giornate settimanali improntate sullo studio dell’opera del grande commediografo e attore.
Ed a parlare dei temi della nuova programmazione e del progetto De Filippo, sono stati il direttore della Fondazione De Filippo, Francesco Somma e lo stesso Cerciello (insieme nella foto con Mallardo), il quale, indicando come continuatore del percorso dell’Elicantropo, l’allievo prediletto Aniello Mallardo, ha lasciato a lui il compito di illustrare un cartellone come sempre orientato verso la drammaturgia contemporanea e le nuove leve. “Confermando la voglia di rimanere a stretto contatto con la città – ha detto Cerciello- cercheremo di lavorare affinchè la cultura torni ad essere viva”.
Ed è con queste premesse e con una visione ottimistica del futuro che la stagione 2022/2023 dell’ Elicantropo ha preso il via con “FaustIn And Out” di Elfriede Jelinek, con Marina Bellucci, Mariachiara Falcone, Michela Galise e Serena Mazzei per la regia di Carlo Cerciello. A seguire, sarà la volta de “La catena “di Giacomo Di Niro e di “14 Wo(Man)” scritto e diretto da Paolo Vanacore, con Carmen Di Marzo.
A dicembre, invece, sarà il turno de “Il bambino con la bicicletta rossa” liberamente ispirato al ‘caso Lavorini’ di Giovanni Meola, con Antimo Casertano e di “Quel ‘copione’ di Shakespeare”, ideato, interpretato e diretto da Vittorio Viviani.
Ad inaugurare il 2023 sarà “La nuova tonaca di Dio” di Jo Clifford, interpretato e diretto da Massimo Di Michele seguito da “Alluccamm” scritto e diretto da Luca Pizzurro, con Andrea Fiorillo.
A febbraio, spazio alla “Cassandra” di Christa Wolf, mentre a marzo arriveranno l’ “Edipus” di Giovanni Testori, interpretato e diretto da Silvio Barbiero; la “Città in blues” da Stefano Benni, James Joyce, Cléone e Marcella Vitiello, interpretato e diretto da Marcella Vitiello con la consulenza di Vincenzo Morvillo; “Circe – le origini “ di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla e “Pazienza ‘81-’83” di e con Margherita Romeo Messeri.
Ad aprile a giungere all’Elicantropo sarà il lavoro “Tender Napalm” di Philip Ridley, e la rassegna di danza “Oltre la linea” fino ad arrivare al 30 del mese quando la stagione si chiuderà con “Anna Cappelli”, il testo di Annibale Ruccello visto, interpretato e diretto da Patrizia Eger.