giovedì, Aprile 25, 2024

Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Riapre al pubblico il Teatro Antico di Ercolano che, attraverso un suggestivo  percorso nelle viscere della terra,  percorrerà la storia dell’antica della città devastata dalla celebre eruzione del 79 d.C.

Con la visita in anteprima per la stampa, del 22 aprile 2022, e alla presenza del Sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, (nella foto in basso) che ha voluto lasciare il suo saluto istituzionale, il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano ha accompagnato in questa lunga e significativa mattinata, tutti gli organi della stampa intervenuti per seguire, diffondere e testimoniare questa eccezionale e importantissima apertura di uno dei siti archeologici più affascinanti e preziosi del vasto Parco Archeologico di Ercolano.Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Il Teatro sarà visitabile ogni sabato dal 23 aprile fino a dicembre, con una pausa estiva nei mesi di luglio e agosto. Sono previsti sei turni di visita, per gruppi formati da non più di 10 persone per volta. I visitatori verranno condotti in un viaggio nel tempo attraverso i cunicoli settecenteschi accompagnati dal personale del Parco nell’ambito di un progetto speciale finanziato con i proventi dei biglietti. Il monumento ancora oggi è accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica, scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo. Il percorso è concepito come una vera e propria esplorazione: i visitatori possono avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano, e si possono ammirare persino piccole stalattiti.Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Il teatro inoltre è legato a filo doppio alla storia della moderna Resina, oggi Ercolano. Infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come rifugio ed entrò nella storia e nei racconti dei cittadini. Completamente sepolto dalla terribile eruzione del 79 d.C., il Teatro Antico del Parco Archeologico di Ercolano, nel 1738, fu il primo monumento ad essere scoperto nei siti vesuviani nel corso del Settecento e fu per caso scoperto nella città di Resina, prima ancora che si chiamasse Ercolano, da un contadino di nome Ambrogio Nucerino, detto Enzechetta, che stava scavando un pozzo quando si imbatté incredibilmente in resti antichi e preziosissimi: infatti, senza volerlo, aveva fatto una scoperta sensazionale, poiché aveva trovato il teatro di Ercolano e da quel momento il pozzo da lui creato diede inizio a tutto, portando “alla luce” uno dei più importanti resti di quello che restava del Teatro Antico di Ercolano, un pezzo di storia plurimillenaria che avrebbe regalato un altro tassello fondamentale all’Età Augustea. Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Ben presto la notizia arrivò al principe Emanuele Maurizio di Lorena, duca d’Elboeuf che condusse a sue spese per nove mesi gli scavi e nella zona dal pozzo iniziarono ad essere prelevati marmi antichi e statue che il principe utilizzò per abbellire la villa che stava costruendo sul porto del Granatello di Portici. Nel 1738, il re Carlo III di Borbone diede avvio ad un’intensa attività di scavo che segnò il punto di inizio dell’archeologia occidentale moderna, e tutti i reperti ritrovati furono costruiti appositamente nell’attuale MANN, il cui nome in origine era Real Museo Borbonico, poi Museo Archeologico Nazionale, oggi uno dei più prestigiosi e importanti musei al mondo. Il teatro di Ercolano aveva una capienza di circa 2500 persone e fu costruito all’epoca dell’imperatore Augusto. Uno dei pochi teatri antichi dei quali conosciamo non solo il nome del benefattore che ne finanziò la costruzione (Lucio Annio Mammiano Rufo), ma anche quello dell’architetto (Publio Numisio). La forma del teatro è quella tipica romana con la cavea divisa in tre ordini: ima, media e summa cavea. Le persone prendevano posto nei diversi settori in base allo status sociale, la zona più bassa era quella di maggiore prestigio, e al genere (le donne in summa cavea). Nella parte superiore

della cavea sono stati rinvenuti tre tempietti che dovevano ospitare statue di imperatori. Al di sopra dei passaggi di uscita, posti ai lati della cavea, si trovavano i tribunalia, una sorta di palchi d’onore riservati ai VIP dell’epoca.  I due tribunalia conservano le iscrizioni marmoree dedicate a Marco Nonio Balbo, benefattore di Ercolano, e ad Appio Claudio Pulcro, membro di un’importante famiglia di Roma. Il fronte scena aveva l’aspetto di una facciata di un edificio classico, diviso in due ordini, decorato con colonne colorate e statue inserite in nicchie. Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Aveva le tre classiche aperture: la porta regia al centro e le due laterali, dette hospitales, che consentivano l’ingresso in scena degli attori. L’unica copertura del teatro era costituita dal velarium, composto da grandi teli che venivano aperti nei giorni caldi per proteggere gli spettatori dal sole. Il teatro inoltre suscitò grande interesse fin dal suo ritrovamento, infatti nel corso del Settecento e dell’Ottocento divenne luogo scelto dai colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa e divenendo tappa del Grand Tour.Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Il teatro si trova in un’area nevralgica per la ricucitura tra le due Ercolano, l’antica e la moderna, dove abbiamo concentrato gli sforzi di rigenerazione urbana per realizzare nuovi spazi pubblici d’intensa con il Comune e con il Packard Humanities Institute. L’area del teatro è anche luogo privilegiato per accedere al famoso mercato di Resina e al centro storico di Ercolano. Anche così il Parco interpreta il suo ruolo sociale di catalizzatore. La visita sarà una vera e propria esperienza di esplorazione – interviene il Direttore Siranosulle tracce dei visitatori che nei secoli hanno attraversato alla luce delle fiaccole i pozzi e le gallerie creati dagli ingegneri dell’esercito borbonico. Un percorso sotterraneo che ci trasporta indietro nei secoli e ci rende protagonisti di una scoperta che si rinnova ogni volta sotto i nostri occhi stupefatti”.Il Teatro Antico di Ercolano riapre al pubblico dal 23 aprile

Le visite si svolgeranno il sabato alle ore 09:00, 10:00 (turno in lingua inglese), 11:00, 14:00, 15:00 (turno in lingua inglese) e 16:00. I biglietti potranno essere acquistati on line sul sito www.ticketone.it, e direttamente presso la biglietteria del Parco; con l’occasione della riapertura del teatro verranno attivate nuove tariffe estremamente vantaggiose per favorire la visita e la conoscenza di questo tesoro nascosto. Per maggiori info ercolano.beniculturali.it.

BIGLIETTI:

Biglietto ingresso Teatro antico di Ercolano: euro 5,00 acquistabile in biglietteria oppure online;

Biglietto integrato ingresso Parco Archeologico di Ercolano + Teatro antico di Ercolano: euro 15,00 acquistabile in biglietteria oppure online;

Biglietto ridotto previsto unicamente per il biglietto solo teatro di 2 euro per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 25 anni (+ diritti di prevendita di 1.50 solo per acquisto online). 

INFORMAZIONI PER LA VISITA AL TEATRO ANTICO:

●      Il percorso è sotterraneo e raggiunge circa 25 metri dalla quota stradale.

●      La visita è riservata ai maggiorenni.

●      L’appuntamento è presso la biglietteria del Parco Archeologico 30 minuti prima dell’inizio del proprio turno di visita.

●      La pavimentazione è bagnata in più punti ed è scivolosa a causa  della presenza di sedimentazioni calcaree e di acqua. Inoltre, il percorso prevede molti gradini. Pertanto, non è adatto ai soggetti claustrofobici e alle persone con problemi di deambulazione o in gravidanza, ovvero con patologie influenzabili dal contesto di visita.

●      Per motivi di sicurezza si richiede ai visitatori di portare con sé solo borse di piccole dimensioni.

●      Saranno forniti dal Parco Archeologico di Ercolano caschetti, cuffia per capelli, mantelline e torce da utilizzare nel percorso.

●      È obbligatorio l’uso di scarpe chiuse, basse, resistenti ed impermeabili. è preferibile l’utilizzo di scarpe da trekking.

l  Si consiglia nei periodi estivi di munirsi di maglie o giacche comode, da indossare prima della visita, dato il considerevole sbalzo termico da affrontare durante il percorso

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