martedì, Luglio 15, 2025

Gianantonio Frisone e Davide Levi in concerto alle “Schubertiadi” vesuviane

I due giovani musicisti Gianantonio Frisone (pianoforte) e Davide Levi (violoncello) si sono esibiti per una “prova generale” in vista del prossimo ed impegnativo concerto a Parigi proponendo musiche di Chopin, Alkan, Debussy, Rachmaninoff, Beethoven e Brahms.

Nella prima metà dell’Ottocento, e già intorno al 1822, Schubert amava riunire, nella sua casa di Vienna, amici e conoscenti per incontri di lettura ma soprattutto musicali che, nel corso degli anni, divennero così frequenti e ben organizzati che assunsero il nome significativo di “Schubertiadi” e che ancora oggi talvolta viene usato per indicare tutti quei concerti che si svolgono privatamente.

Ebbene, il 7 giugno scorso presso una location privata dei Comuni Vesuviani, immersa nel verde e nella tranquillità del luogo, si è svolta un’importante “Schubertiade” ospitando due giovanissimi e talentuosi musicisti: Gianantonio Frisone al pianoforte e Davide Levi al violoncello. L’idea di ospitare i due musicisti in un’abitazione privata ha avuto una doppia finalità: oltre al piacere di ascoltare della buona musica dal vivo, la serata ha offerto ai due giovani musicisti la possibilità di esibirsi in una “prova generale” in vista del prossimo ed impegnativo concerto a Parigi, grazie alla vittoria dell’ottava edizione del prestigioso premio Alkan, per il virtuosismo pianistico, assegnato a Gianantonio Frisone, nella serata di gala tenutasi presso il Castello di Castano di Agazzano (PC), lo scorso 19 settembre 2024.

Gianantonio Frisone e Davide Levi in concerto alle "Schubertiadi" vesuviane

Ritornando al concerto privato di sabato 7 giugno 2025, che ha registrato la presenza di un numeroso e attento pubblico, la prima parte è stata dedicata al pianoforte solo che ha visto impegnato il nostro giovane pianista in un lungo, accattivante e difficile repertorio della letteratura pianistica dell’Ottocento e del Novecento: dalla celebre Fantasia op.49 di Chopin, considerato uno dei più grandi capolavori della piena maturità del compositore polacco (1841), a Le festin d’esope op 39 no. 12 di Charles Valentin Alkan, tratto dai 12 Etudes dans tous les tons mineurs, che non poteva non proporre per ovvie ragioni, a Preludes deuxieme livre no. 11 e Clair de Lune di Debussy, per terminare questa prima parte del concerto con il Moment Musicaux no. 4 di Rachmaninoff.

Un programma corposo, difficile e impegnativo, affrontato con determinazione e grande concentrazione, che ha permesso al giovane e promettente pianista di confermare le sue eccellenti doti artistiche e virtuosistiche, tra i mille e complessi passaggi sulla tastiera fatti di scale, arpeggi, note ribattute, accordi pieni e sonorità romantiche. Per la seconda parte della serata è stato scelto un programma di Musica da Camera con la partecipazione del giovane e promettente violoncellista Davide Levi che ha affrontato due dei massimi esponenti dell’Ottocento musicale: Beethoven e Brahms.

“prova generale” in vista del prossimo ed impegnativo concerto a Parigi
violoncellista Davide Levi

Del primo autore sono state eseguite le 7 Variazioni in mi bemolle maggiore per violoncello e pianoforte, WoO 46 sul tema “Bei Mannern, welche Liebe fuhlen” dell’opera “Die Zauberflote di Wolfgang Amadeus Mozart, composte nel 1811 e pubblicate a Vienna nel 1802 con dedica al conte Johann Georg von Browne: composte per evidenziare – proprio come nel nostro caso – la bravura di qualche virtuoso violoncellista, queste variazioni testimoniano una spiccata consapevolezza da parte dell’autore, nel far dialogare i due strumenti con un abile rapporto sia timbrico che espressivo, evidenziato dall’ottimo affiatamento dei due giovani musicisti. Lo stesso affiatamento che abbiamo ritrovato anche nell’ultimo brano della serata, la Sonata n. 1 in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38 di Johannes Brahms. Composta tra il 1862 e il 1865, la Sonata è dedicata all’insegnante di canto e violoncellista dilettante Josef Gansbacher, ed è strutturata in tre movimenti: Allegro non troppo, che si sviluppa su tre temi, il primo dei quali impone da subito il meraviglioso tono espressivo dell’intero movimento; Allegretto quasi Minuetto, che può essere paragonato a un Scherzo; l’Allegro finale, che rappresenta una vera e propria prova di grande forza sia fisica che emotiva, egregiamente affrontata con sicurezza e grande intensità dal bravissimo Davide Levi, nonostante la giovane età.

Gianantonio Frisone e Davide Levi in concerto alle "Schubertiadi" vesuviane

Ascoltare questi due giovani musicisti impegnati nell’affrontare un programma così impegnativo e difficile davanti un pubblico attento e “disciplinato” mi riempie di gioia, e mi proietta verso una esile speranza: quella forse di riuscire a salvare il mondo attraverso l’arte e la musica, soprattutto quando abbiamo la possibilità di ascoltare dei giovani promettenti e talentosi come i nostri due amici musicisti. Classe 2006, Gianantonio Frisone studia col M° Dario Candela dall’età di 8 anni. Nel 2023 il M° Bruno Canino lo ha voluto con sé in un recital a 4 mani con musiche di Ligeti, ed è giunto alla finale italiana del premio Steinway risultando vincitore di svariati concorsi internazionali. Dal 2024 è studente dell’accademia “Incontri col Maestro” di Imola, nella classe del M° Enrico Pace.

Nello stesso anno, e come già accennato in precedenza, ha vinto il “Premio Alkan per il Virtuosismo Pianistico”, che consiste in una borsa di studio e un concerto insieme al M° Vincenzo Maltempo, che ha scritto tra l’altro una bellissima biografia dal titolo “Lo strano caso di Charles Valentin Alkan”. Il M° Daniel Rivera lo ha scelto per un concerto fianco a fianco in occasione di Piano City Napoli 2024. È stato selezionato dal Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, dove attualmente frequenta il triennio di esecuzione pianistica, per i concerti in collaborazione con l’Associazione Scarlatti per l’anno 2023 e 2024. Davide Levi nasce a Napoli il 04/01/2007, e inizia i suoi studi di violoncello presso l’Istituto Comprensivo Statale “Domenico Cimarosa” con il M° Gianfranco Scalzo nel 2017 all’età di undici anni. Prosegue i suoi studi nell’anno 2020 presso l’Istituto Istruzione Statale “Margherita di Savoia” con il M° Antonello Grima.

Nell’anno 2022 si iscrive al Regio Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, dove per un anno studia con il M° Luca Signorini. Nell’anno 2023 si trasferisce al Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci. Nell’anno 2021 e 2022 partecipa alle Master di violoncello del M° Ilie Ionescu. Nell’anno 2023 partecipa ad una Master di violoncello del M° Gabriele Geminiani. Nell’anno 2024 partecipa ad un corso di formazione orchestrale con i Maestri Alessandro Moccia, Felice Cusano e Ilaria Cusano. Nell’anno 2020 vince il primo premio assoluto al Concorso “Saverio Mercadante”, successivamente nell’anno 2022 vince il primo premio con punteggio 96/100 al Concorso Internazionale della città Palmanova.

Nel 2023 partecipa al concorso “Napolinova” dove ottiene il primo premio con 98/100. Tra le sue esibizioni, spiccano quella tenutasi nella “Sala della Loggia” del Maschio Angioino di Napoli dove esegue il Concerto per Violoncello n.1 di Camille Saint-Saëns, quella tenutasi nell’Auditorium Cerulli di Pescara dove si esibisce con il Concerto per Violoncello n.1 di Franz Joseph Haydn, quella tenutasi nella Chiesa Luterana di Napoli dove esegue Le Variazioni su un tema rococò, Op. 33. Determinante nella sua formazione violoncellistica è l’incontro con il M° Ilie Ionescu nell’anno 2020 con il quale attualmente continua brillantemente i suoi studi.

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