Ancora un successo annunciato per il Festival Barocco Napoletano che da anni anima, grazie al suo Presidente Massimiliano Cerrito e al suo Direttore Artistico Keith Goodman, la vita culturale e musicale della nostra città: questa volta è toccato a un bravo e abile Quartetto di Strumenti a Plettro.
L’ultimo concerto (in ordine cronologico) del Festival Barocco Napoletano, quello dell’8 aprile, è stato caratterizzato da alcune belle novità: una location particolare e insolita, come la Fondazione Renzo De Felice, allo storico e celebre Palazzo Donn’Anna, dove in uno dei suoi saloni più belli e capienti, è stato ospitato un originale quartetto, che ha proposto un concerto molto particolare intitolato: Strumenti a Plettro alla Corte di Napoli.
Quale migliore titolo e quale miglior musica, se non quella che fa capo al Settecento Napoletano, a quel Secolo d’Oro della musica a Napoli, che questo importante Festival sta cercando di promuovere e valorizzare da almeno sette anni, visto che siamo alla VII° edizione dello stesso. Un Quartetto di strumenti a Plettro, dunque, con i giovani, bravi e promettenti Emanuele Auricchio e Mattia Raimo al mandolino, Marco Dell’Aversana alla mandola e il M° Fabio Menditto al mandoloncello, che ha presentato e aggiunto qualche curiosità prima dell’inizio del concerto, sottolineando l’importanza degli strumenti a plettro per i quali hanno scritto grandi poeti ed eccellenti musicisti, e quindi per musica evidentemente colta.
Fabio Menditto, docente di mandolino, che ha iniziato i suoi studi con il maestro Ugo Orlandi presso il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, svolge ormai da anni un’intensa e produttiva attività artistica che lo vede spesso impegnato in qualità di insegnante o, come in questo caso, di concertista, sempre attento al recupero e alla esecuzione della musica originale per mandolino.
In questo concerto, presentato come di consueto dal Presidente del Festival Barocco Napoletano Dott. Massimiliano Cerrito, sono stati eseguiti brani di autori del Settecento come Giovan-Battista Gervasio (Sinfonia in re maggiore), Johann Adolf Hasse (Concerto in sol maggiore), Allegro Prospero Cauciello (Trio in do maggiore) e Francesco Lecce (Concerto in sol maggiore). Il concerto ufficiale si è concluso con musiche di Emanuele Bardella, del quale è stata proposta anche una Tarantella (Giga), omaggio alla nostra città, come bis finale. Il numeroso e attento pubblico che ha partecipato a questo delizioso pomeriggio musicale, si è mostrato visibilmente soddisfatto elargendo numerosi e calorosi applausi, che hanno portato, come ho già detto, al consueto bis. Il prossimo appuntamento, che consiglio vivamente di non perdere, è fissato per lunedì 22 aprile, all’Auditorium della Stazione Zoologica Anton Dohrn, con il concerto “Fresche aurette” che vedrà protagonista l’Armonia Cordium Ensamble.