venerdì, Aprile 19, 2024

Ecco le luci di Natale a Napoli: a Chiaia le sculture luminose di Lello Esposito

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Luminarie natalizie a Chiaia: ieri sera in Piazza dei Martiri l’accensione dei Di-Segni di Luce dell’artista napoletano Lello Esposito.

Anche la città di Napoli avrà straordinarie luci d’artista per il Natale 2019. Ieri sera, venerdì 15 novembre, in piazza dei Martiri (nel cuore del quartiere Chiaia) sono infatti stati illuminati i Di-Segni di Luce realizzati dallo scultore e pittore Lello Esposito, famoso in tutto il mondo.

Si tratta di una vera e propria mostra a cielo aperto (illuminata fino al 28 febbraio 2020), ideata con Chiaia District e Confcommercio Napoli Imprese per l’Italia, costituita da ben 250 pezzi divisi tra Vulcano, San Gennaro, Pulcinella, il corno, la sirena e la maschera nelle loro varie e possibili declinazioni e metamorfosi.

Scultore e pittore, da 40 anni Lello Esposito pone al centro della sua ricerca il rapporto tra arte contemporanea e tradizione, attraverso la riflessione e la rielaborazione artistica dei simboli della cultura partenopea.

Nelle intenzioni degli organizzatori, che da oltre due anni lavoravano all’idea della mostra, quello di quest’anno potrebbe essere solo il primo step di un percorso molto più ampio. “Un progetto artistico di grande rilancio della città con un testimonial di grandissima levatura, un artista di caratura internazionale – ha spiegato a “Il Mattino” il presidente di Chiaia District e vicepresidente della Confcommercio partenopea, Carla Della CorteAbbiamo deciso di accendere le luci molto prima del solito, come a Londra, New York e tutte le grandi città europee, le luci accompagneranno cittadini e turisti durante lo shopping natalizio: percorsi sensoriali che regaleranno emozioni ed esperienze sinestetiche”.

Foto: “Repubblica”

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