giovedì, Aprile 25, 2024

Associazione Scarlatti: in concerto il giovane pianista Filippo Gorini

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Tornano gli appuntamenti dell’ Associazione Alessandro Scarlatti, al Teatro Sannazaro, dove giovedì 14 novembre  2019 alle ore 20.30, si esibirà il giovane pianista Filippo Gorini.

Sarà dunque il giovanissimo pianista Filippo Gorini, protagonista nei prossimi giorni di ben tre diversi appuntamenti per l’Associazione Alessandro Scarlatti, ad animare la serata di giovedì 14 novembre alle ore 20.30 al teatro Sannazaro con un impegnativo recital pianistico, nell’ambito della Stagione Concertistica 2019-2020.

Inoltre, sempre giovedì 14 novembre alle ore 11 al Teatro Sannazaro inaugurerà la quarta edizione di “Parliamo di musica per le Scuole” incontrando più di 300 ragazzi delle scuole napoletane e della provincia mentre, sabato 16 novembre 2019, ci sarà l’ultimo incontro con questo giovane pianista che inaugurerà un nuovo progetto denominato “Grande Musica a San Benedetto”.

Tale progetto vedrà la Associazione Alessandro Scarlatti, il Comune di Salerno, l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, la Yamaha Music Europe e la Santarpino pianoforti unite nella realizzazione  di una stagione di 6 concerti di musica da camera, che si svolgerà tra novembre 2019 e  maggio 2020, nella medievale Chiesa di San Benedetto. 

Ad appena ventiquattro anni, Filippo Gorini  è uno dei più interessanti talenti della sua generazione, non a caso lo confermano i numerosi successi che questo artista ha conseguito in importanti concorsi internazionali, primo fra tutti il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, che ha vinto con voto unanime della giuria e del pubblico. Inoltre ha anche ottenuto il primo premio al Concorso Neuhaus del Conservatorio di Mosca.

Andrei Gavrilov lo ha definito “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo.” Talento dunque, ma anche quell’indispensabile rigore nello studio e quella devozione alla musica indispensabili nel perseguire una carriera artistica a livello professionale e di altissimo livello.

Il suo primo CD, con le “Variazioni Diabelli” di Beethoven, registrato presso la Beethovenhaus di Bonn, e uscito nel 2017 per l’etichetta francese Alpha Classics, ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale: “Diapason d’Or” nell’ottobre 2017, 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde, e “Supersonic Award” Pizzicato. Molto interessante e decisamente impegnativo il programma della serata di giovedì 14 novembre che si aprirà con un’opera del 1978 di György Kurtág, e si concluderà con la monumentale ultima Sonata op. 111, di Ludwig van Beethoven. 

Kurtág è autore dall’espressività concentratissima, esposta in frammenti, in gesti poetici ben confinati. La maestria nel gestire i pochi elementi gli deriva certamente anche dal grande amore per Bach, di cui ha realizzato anche notevoli trascrizioni pianistiche con una sapienza timbrica che colma di ammirazione.- afferma Gorini in un’intervista – La Sonata op. 111 di Beethoven è una sonata che muove il cuore verso grandi profondità, con la capacità di farci soffrire quasi nella carne e poi elevare lo spirito verso la pace.

È una delle composizioni più sublimi mai realizzate, che occupa un posto giustamente leggendario nella storia della musica. Suonarla mi colma ogni volta di gratitudine.

 Inseriti fra questi due brani, Filippo Gorini eseguirà le otto fantasie, in sol minore e in si bemolle maggiore, che compongono  la celebre “Kreisleriana” di Robert Schumann, composta nel 1838 e considerata senza dubbio una delle opere più importanti della letteratura pianistica romantica. Fu dedicata a Frederick Chopin. «Ho appena finito un’altra serie di nuovi pezzi: li chiamo Kreisleriana.

Tu e il pensiero di te li dominano completamente […]: la mia musica mi sembra adesso così pienamente realizzata, così pura e sgorgante direttamente dal cuore: musica bizzarra, musica folle, perfino solenne; vorrei vedere gli occhi che farai quando la suonerai! E d’altronde molte volte mi capita adesso di sentirmi scoppiare dalla forza della musica». Così scriveva Robert Schumann a Clara, che dopo due anni, nel 1849, anno della morte di Chopin, sarebbe divenuta sua moglie. 

Programma

György Kurtag ( 1926)

Splinters op. 6d

Robert  Schumann (1810 – 1856)

Kreisleriana op. 16

*   *   *

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)

Sonata in do minore op. 111                                

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